Il mese di ottobre, anche se iniziato da poco, sarà caratterizzato per molti scioperi che manderanno in tilt la circolazione. Scopriamo insieme quando sono previsti.
Ottobre è il decimo mese dell’anno ed è caratterizzato per essere quello dove l’autunno si fa sentire. Non tutti sanno però che il suo nome deriva dal latino october, perché era l’ottavo mese del calendario romano che iniziava appunto con marzo. Conta 31 giorni e grandi e piccini aspettano con ansia di festeggiare Halloween. Inoltre a ottobre la stagione autunnale si avvicina sempre più, con essa, anche il ritorno all’ora solare. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 dovremmo infatti cambiare le lancette dell’orologio e metterle un’ora indietro.
Ma questo mese sarà anche caratterizzato per una serie di scioperi che riguardano vari settori: dai trasporti pubblici locali al comparto aereo ma ci saranno agitazioni che riguarderanno anche la scuola e la sanità. In Italia quindi per alcuni giorni regnerà il caos. Si partirà il 5 ottobre con uno sciopero indetto dai sindacati Rsu Adl Cobas, Rsu Cobas e Rsu Usb per quanto riguarda tutto il personale non dirigente del settore educativo e scolastico nel comune di Roma. Il 6 ottobre sarà la volta del settore marittimo e della scuola a livello nazionale.
Caos in Italia per due giorni di sciopero
A fine del 2022 in Italia il parco circolante è arrivato a quota 39.272.000 vetture. Sempre più persone però per combattere l’inquinamento stanno optando per scelte più sostenibili come prendere i mezzi pubblici, usare bici elettriche, monopattini o auto condivise. Anche i taxi sono una delle soluzioni più gettonate soprattutto per sposarsi all’interno della città dopo aver preso il treno o l’aereo. Il 9 ottobre 2023 ci sarà un grande sciopero nazionale di 24 ore voluto dalla sigla Usb e dalle altre.
Il giorno seguente, il 10 ottobre, invece sarà la volta dello sciopero dei taxi voluto da Usb-taxi, Or.s.a.-taxi e Fast Confsal-taxi. I motivi della protesta sono dovuti all’articolo 3 del ‘Decreto Asset’ voluto dal governo Meloni. Come scritto in un comunicato: “I dissesti provocati da Tariffe indecenti e mancanza di pianificazione vengono occultati, per colpevolizzare i taxi indicandoli come i responsabili di tutti i mali del mondo“.
Il decreto asset, approvato con la fiducia dal Senato e che ora deve ottenere l’approvazione della Camera, ha provato ad andare incontro alle esigenze dei tassisti limitando a due la cumulabilità delle licenze temporanee dei taxi. Ma la misura non ha soddisfatto le sigle sindacali che chiedevano un abbassamento del tetto del 20% delle licenze. Martedì quindi sarà difficilissimo trovare un taxi e si potrebbero registrare code e file anche a seguito del perdurarsi dello sciopero dei trasporti.