In tutta la loro vita gli italiani di media cambiano 5 auto. Più nel dettaglio una ogni sette anni e mezzo. Questo il dato emerso in sintesi da una indagine commissionata da Facile.it e MiaCar agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat. Un cambio auto quanto mai metodico.
In quanto tra le principali motivazioni che spingono gli automobilisti italiani a cambiare la propria auto, è l’età avanzata del mezzo che si possiede, non a caso il 55% dei rispondenti ha dichiarato di cambiare la propria auto solo quando questa diventa vecchia.
Il 36% degli intervistati, invece, ha spiegato di aver sostituito l’auto perché la precedente aveva fatto troppi chilometri, mentre il 25,6% dei rispondenti lo ha fatto perché non era più adatta alle esigenze familiari.
Dalla ricerca emerge che, a livello nazionale, il 15% degli automobilisti dispone un cambio auto ogni 5-6 anni e il 12,5% ogni 7-8 anni, il 5,3% dei rispondenti, ancora, ha dichiarato di sostituire la propria vettura con maggior frequenza (al massimo ogni 2 anni), mentre il 19% lo fa non prima che siano trascorsi almeno 10 anni.
Gli uomini, effettuano il cambio auto ogni 6 anni e mezzo, più frequentemente rispetto alle donne che invece tendono a sostituire il proprio veicolo solo dopo 8 anni e mezzo.
A livello territoriale, invece, emerge che gli automobilisti residenti nel nord Italia cambiano l’auto più spesso, in media, prima del settimo compleanno, mentre al sud e nelle Isole ogni 7 anni e mezzo e nel centro Italia addirittura ogni 8 anni e 3 mesi.
E se il cambio auto ha un suo iter definito a proliferare sempre più è il noleggio a lungo termine. Ma non solo. Questo tipo di servizio è sempre più orientato verso le nuove formule di mobilità. A luglio è infatti boom di richieste per le auto ibride ed elettriche. Circa il 45% riguardano questa categoria di veicoli.
In particolare la più richiesta tra le ibride è stata la Mini Countryman. E nei primi sei mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 si registra un allargamento della platea dei consumatori con una crescita della presenza dei giovani e delle donne e utenti sempre più incuriositi dalle nuove formule di mobilità.