Cambia il codice della strada, automobilisti nei guai: quando scatta la sospensione della patente

Le modifiche al Codice della Strada, in esame preliminare, è stato approvato ed entro la fine dell’anno potrebbe diventare effettivo: ecco cosa cambia per quanto riguarda la sospensione della patente.

La riforma del Codice della Strada, dopo l’ok in esame preliminare del Consiglio dei Ministri, è arrivata: il nuovo disegno non è ancora legge ed è probabile che possa subire delle modifiche prima di diventare ufficiale, ma nel frattempo le novità più importanti in materia di sicurezza stradale vanno conosciute. In particolare, infatti, è previsto un inasprimento per tutte quelle infrazioni che portano alla sospensione della patente di guida.

A prevederlo è il decreto del governo con cui viene riformato il Codice della Strada, con il quale viene introdotta la sanzione accessoria della sospensione della patente, per un periodo che va dai 7 ai 15 giorni, nei confronti di coloro che hanno meno di 20 punti sulla patente e commettono altre infrazioni che comportano la decurtazione dei punti.

Quando può essere sospesa la patente di guida

Una decisione, quella dell’esecutivo, che punta ad inasprire le pene per evitare che gli automobilisti commettano reati utilizzando il pugno duro per i casi di recidiva, ossia punendo quei guidatori che continuano a infrangere il Codice della Strada.

Patente, i reati che fanno scattare la sospensione
Patente, quando arriva la sospensione della patente (Jaffar Nasir da Pixabay – Allaguida.it)

Come prima cosa, però, è bene specificare che a correre il rischio di vedersi sospendere la patente di guida sono solamente gli automobilisti che hanno meno di 20 punti sulla patente. Per verificare il saldo dei punti basta accedere al Portale dell’Automobilista – inserendo le credenziali Spid – oppure chiamare il numero 06 45775962 al costo di una telefonata urbana. Una volta fatto questo la voce registrata, dopo aver fornito i propri dati, fornirà il numero di punti disponibili sulla propria patente.

La sospensione, poi, non scatterà per tutti, ma solamente per coloro che hanno meno di 20 punti e solamente in caso di alcuni tipi di infrazioni come:

  • eccesso di velocità;
  • mancato rispetto del senso vietato;
  • mancato rispetto del divieto di sorpasso;
  • utilizzo del cellulare alla guida;
  • mancato utilizzo delle cinture di sicurezza.

Solo con la pubblicazione del testo della riforma, però, verrà reso noto l’elenco completo delle infrazioni che, oltre alla sanzione già prevista, comporteranno la sospensione della patente; questa andrà da un minimo di 7 giorni a un massimo di 15 a seconda dei casi, parametrata al numero di punti posseduti dall’autore dell’’illecito al momento dell’accertamento, senza necessità di adozione di ordinanza da parte del Prefetto.

Sospensione della patente, cosa succede

Nel dettaglio la sospensione di 7 giorni è prevista se si hanno dai 10 ai 19 punti mentre quella che dura 15 giorni è prevista per tutti quegli automobilisti che hanno da 1 a 9 punti sul proprio documento di guida. E nel caso in cui l’infrazione abbia causato un incidente, i giorni di sospensione raddoppieranno, con il rischio quindi di arrivare a 30 giorni di sospensione. Con la patente di guida sospesa, ovviamente, non è possibile mettersi al volante; il documento, infatti, viene ritirato dall’agente od organo di polizia che accerta la violazione commessa. Secondo l’articolo 218/6 del Codice della Strada, infatti, chi circola durante il periodo di sospensione della patente rischia la revoca, oltre al fermo amministrativo del veicolo per un periodo di 3 mesi e una sanzione che va da 2.046 a 8.186 euro.

L’unica possibilità per circolare, qualora la violazione commessa non abbia portato a un incidente, è richiedere alla prefettura un permesso di guida per alcune fasce orarie – che non superino però le 3 ore giornaliere – e solo ed esclusivamente per ragioni di lavoro: per ottenere il permesso, infatti, deve risultare “impossibile o estremamente gravoso raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici o comunque non propri”. In questo caso la patente verrà restituita al termine del periodo di sospensione, e l’avvenuta restituzione verrà comunicata all’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida.

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