Dopo il successo dello scorso anno è tornato il Bonus trasporti 2023: come funziona e chi può accedere al beneficio, tutti i consigli
Passano i governi, ma se un provvedimento funziona, perché non replicarlo? Così è stato in effetti per il Bonus trasporti che era stato introdotto lo scorso anno dall’esecutivo guidato da Mario Draghi. C’è stato bisogno di tempo, ma dal mese di aprile è tornato finalmente attivo in tutta Italia.
Non cambia nulla rispetto al recente passatoi perché la cifra massima coperta è pari a 60 euro al mese, come era già stato stabilito nel Decreto Aiuti 2022. Il rifinanziamento è arrivato grazie al Decreto Carburanti pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è diventato operativo.
Un successo? Sì, perché lo dicono i numeri: fino ad oggi infatti sono state poco più di 800mila le domande di voucher accolte con la distribuzione dei fondi. La conferma è arrivata dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali ad un mese dall’attivazione della piattaforma digitale che serve per la registrazione.
Nel 2023 sono stati spesi circa 41,5 milioni di euro e quindi ne restano a disposizione poco più di 58 che andranno a coprire le domande sino al 31 dicembre 2023. Ma come sono stati distribuiti fino ad oggi i soldi? In quasi due casi su tre, circa il 61% delle richieste, parliamo di persone con meno di 30 anni e quindi in gran parte studenti. Complessivamente si sono registrati oltre 1,8 milioni di utenti.
Ma nel 2023 è anche cresciuto il numero di aziende, sul territorio nazionale, per le quali è stato emesso almeno un bonus. Un totale di 933 imprese di trasporto, sulle 1.116 realtà aziendali attive nel Paese che possono aderire.
Bonus trasporti 2023, le regole base per la richiesta: cosa cambvia rispetto al passato
Vediamo allora insieme chi sono i beneficiari e come può essere presentata la richiesta. La norma per il 2023 è molto chiara in questo senso: il Bonus trasporti è stato rifinanziato, ma abbassandolo solo ai richiedenti con redditi fino a 20mila euro. L’aspetto positivo è che per la domanda non serve comunque presentare l’ISEE.
I 60 euro mensili sono un contributo per l’acquisto di un abbonamento destinato ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Ma sono compresi anche i servizi di trasporto ferroviario nazionale.
Il Bonus trasporti copre fino al 100% della spesa sostenuta da ogni singolo possessore con un tetto massimo di 60 euro. Inoltre non è cedibile, non costituisce reddito imponibile e non pesa sui conteggi ai fini ISEE.
Stiamo parlando quindi di un sostegno nominativo e utilizzabile per un singolo abbonamento, non importa se sia annuale, mensile o spalmato su più mensilità. Sono invece esclusi i servizi speciali di Prima classe, Executive, Club executive, Business, Business salottino, salotto, premium e working area.
In pratica il beneficiario può spendere l’intera somma per acquistare un solo abbonamento di lunga durata (o una parte fino a 60 euro). Ma può anche decidere di dividere la somma totale spalmandola due abbonamenti mensili.
I beneficiari sono le persone fisiche che nell’anno precedente abbiano dichiarato un reddito complessivo non superiore a 20mila euro (era 35mila euro nel 2022). Ma sono ammessi anche i minori fiscalmente a carico, a patto che la richiesta sia presentata da parte del genitore.
Domanda, beneficiari, cifre e periodo di utilizzo: tutto quello che c’è da sapere sul Bonus trasporti
Le domande per il Bonus Trasporti devono essere inviate esclusivamente online dalla pagina web bonustrasporti.lavoro.gov.it.tramite SPID di secondo livello o CIE, cioé la Carta d’identità elettronica L’accesso alla piattaforma permette di richiedere un solo buono alla volta, per sé oppure o per un figlio minore fiscalmente a carico. Quindi nuove richieste hanno anche bisogno di un nuovo accesso.
Il richiedente dovrà indicare l’importo del Bonus Trasporti richiesto a copertura della spesa da sostenere. Dovrà anche specificare il gestore del servizio di trasporto pubblico al quale si intende richiedere il voucher per l’acquisto dell’abbonamento. Infatti senza questa indicazione del gestore dei servizi non sarà possibile completare la richiesta.
Ma come faccio a sapere quali sono le società di trasporto convenzionate? Basta consultare quelle indicate nella lista online sul sito ufficiale, suddivise tra operatori di trasporto pubblico locale attivi e non attivi per il Bonus.
Sulla domanda bisogna inserire le dichiarazioni sostitutive per l’autocertificazione dei requisiti, tanto a titolo personale quanto per conto di un minore. Per l reddito complessivo, se il beneficiario è minore, il requisito deve interessare il minore e non il richiedente.
Una volta che il voucher è stato concesso si passa alla seconda fase. L’acquisto dell’abbonamento scontato può essere effettuato in biglietteria e in alcuni casi anche online se l’azienda in questione lo prevede.
Il buono trasporti è emesso tramite il portale ufficiale ed è contrassegnato da un codice identificativo univoco oltre che dal codice fiscale del beneficiario. Riporta anche l’importo spettante e dalla data di emissione e scadenza. Se non è utilizzato entro quella data, viene annullato automaticamente e non può comunque più essere richiesto.
Inoltre il voucher è spendibile presso un solo gestore, entro il mese di emissione dell’abbonamento mensile o annuale del servizio TPL. Basterà presentarlo alla biglietteria al momento dell’acquisto. A quel punto è rilasciato l’abbonamento e il gestore registra l’utilizzo del buono, indicandone l’importo effettivo che poi sarà rimborsato dal governo.