Bonus Benzina 200 euro, occhio alla sorpresa che può far sorridere i lavoratori e i pendolari delle quattro ruote: ecco svelato tutto
Il caro carburanti ha colpito tutti, nessuno escluso. È passato poco più di un anno dallo scoppio del conflitto tra Russia ed Ucraina, che ha generato a cascata conseguenze gravissime sul prezzo dei carburanti fossili. E che ha finito con l’incidere pesantemente anche negli spostamenti quotidiani dei pendolari delle quattro ruote. Per questo, il governo italiano è sceso più volte in campo con delle misure di sostegno, per quanto palliativi e non certo risolutori del problema.
Per quanto si tratta di rimedi e di sussidi da considerarsi una tantum, gli esercenti e i guidatori comunque sorridono: meglio di niente, penserà qualcuno. Anche perché la crisi energetica e dei carburanti di natura fossile non aiuta certamente chi di dovere a tenere calmierati i prezzi di benzina, gasolio e metano. Pertanto, gli organi competenti hanno deciso di rinnovare il Bonus Benzina 200 euro anche per il 2023.
Bonus Benzina 200 euro, come richiederlo e chi può beneficiarne: ecco l’iter da seguire
Come richiedere, dunque, il bonus stanziato dal governo italiano per combattere il caro carburanti? Molto semplice, per i lavoratori non vi è bisogno di presentare alcuna domanda. Il Bonus Benzina, infatti, verrà stanziato in maniera del tutto automatica dalle aziende private, che poi riverseranno in busta paga il sussidio carburanti ai propri dipendenti.
Tuttavia, c’è bisogno di completare gli adempimenti necessari, aderendo anche alle regolamentazioni e alle norme stabilite dal Decreto Carburanti. Un qualcosa che toccherà alle aziende, che poi assegneranno tale sussidio in busta paga come benefit aziendale o semplice buono sconto.
Una volta seguito tutto, si potrà procedere alla ricezione del Bonus Benzina che ammonterà ad un massimo di 200 euro. Bonus Benzina solo di nome, visto che si potrà richiedere l’agevolazione per qualsiasi tipo di carburante destinato allo spostamento su gomma: gpl, gas metano, gasolio e anche ricariche per le auto dotate di motore elettrico.
Chi può beneficiarne? Al momento, il Bonus Benzina sembra indirizzato solamente ai lavoratori del settore privato. Esclusi dunque i lavoratori del settore pubblico, oltre che i soggetti che vanno ad assimilarsi ai dipendenti. Dunque, tenuti fuori dai sussidi per il carburante eventuali amministratori, tirocinanti, titolari di borse di studio e collaboratori coordinati e/o continuativi.
Quando scade il Bonus Benzina 200 euro? C’è una data da cerchiare in rosso
Il termine ultimo per presentare tutta la documentazione necessaria per beneficiare del Decreto Carburanti è fissato al 12 gennaio 2024. Entro questa data, le aziende dovranno completare l’iter burocratico richiesto dal Bonus Benzina, così da aderire alla misura istituita dal governo per calmierare i prezzi dei carburanti e sostenere una tantum i pendolari delle quattro ruote.
Bonus Benzina 200 euro, c’è una sorpresa per i lavoratori nel nuovo Decreto Carburanti
I più attenti, però, avranno notato una sorpresa importante per i dipendenti e anche per i datori di lavoro del settore privato, nel rinnovo del Decreto Carburanti. Quale? Il bonus non verrà cumulato al reddito del lavoratore.
Come si evince dalla conversione del Decreto n.5/2023, alcune modifiche sono apparse in maniera sostanziale e cruciali rispetto all’articolo che cura ed espone il Bonus Benzina da poter richiedere nel 2023. Il bonus carburanti non verrà inserito nel conteggio fiscale come parte del reddito del lavoratore (ed è un qualcosa che fa sorridere i dipendenti), anche se sarà invece soggetto ai rispettivi contributi previdenziali.
Lo si può leggere tranquillamente anche nella modifica apportata all’articolo sopracitato: “L’esclusione del bonus dalla formazione del reddito del lavoratore non influenza i contributi previdenziali”. Questo come si traduce in termini più semplici? Si traduce in un aumento dei contributi dovutivi dal vostro datore di lavoro, per quanto potrebbe risultare il tutto in una minore imponibilità fiscale.
Datori di lavoro poco attratti dal Bonus Benzina 2023: il rischio c’è e può abbattersi anche sui lavoratori, ecco perché
Per questo si va facilmente al nocciolo della questione: il Bonus Benzina 2023, così concepito, rischia di ridurre il proprio appeal nei confronti delle aziende che potrebbero richiederlo per facilitare i lavoratori del settore privato. Per un datore di lavoro, infatti, si stima una media di spese non trascurabile. Quanto? Una maggiorazione dei costi tra il 30 ed il 35%.
Un qualcosa che, a cascata, può colpire lo stesso lavoratore, visto che dal 10 marzo 2023 l’importo del Bonus Benzina è soggetto regolarmente ai contributi INPS. E pertanto, può incidere e influenzare quella che sarà la retribuzione imponibile, generando alcuni intoppi fiscali che colpirebbero anche il destinatario finale della misura di sostegno.
Una volta influenzata la retribuzione imponibile, infatti, si influenzerà anche l’applicazione dello sgravio parziale dai contributi IVS, previsto dalla regolare legge di bilancio. In parole povere, proviamo ad entrare nel concreto, seppur con il rischio di banalizzare e over-semplificare concetti deducibili in dettaglio nella circolare INPS n.7 del 24 gennaio 2023.
Ciò detto: se un lavoratore percepisce un reddito fino a 35mila euro, lo sgravio fiscale sarà del 2%. Se invece ne percepisce 25mila, lo sgravio fiscale sarà del 3%. Dunque, se l’importo del bonus portasse al superamento di queste soglie, lo sconto contributivo rischierebbe di tradursi in un’entità minore.
Almeno, però, ci sarà un’applicazione mobile per il Bonus Carburanti: funzionerà in questo modo
A volerci consolare, con l’introduzione delle nuove misure introdotte dal Decreto Carburanti 2023, è in arrivo anche un’applicazione mobile ad hoc. L’app vi consentirà di consultare facilmente i prezzi dei carburanti nella vostra area di riferimento, il tutto comodamente dal vostro smartphone o dal vostro tablet. Così facendo, avrete un quadro completo su dove andare a spendere con maggior beneficio e convenienza il Bonus Benzina.