Il bollo dell’auto cambia regolamento, con una nuova Legge che diventa un pazzesco e straordinario regalo.
Le automobili stanno alzando sempre di più il loro costo, con tanti cittadini che sono in seria difficoltà in questo ambito. Ecco allora come mai si sta cercando in tutti i modi di venire incontro a essi quanto più possibile, dando vita così a delle Leggi che siano quanto più accomodanti e che diano la possibilità a tutti di poter risparmiare sul costo dell’auto.
Si sa che il bollo non è di certo la tassa più amata dagli italiani, con questi che infatti non vorrebbero mai doverci avere nulla a che fare, con il suo pagamento che alla fine attesta solo che si è proprietari del veicolo. Ecco allora come mai il bollo spesso e non è nei principali pensieri dei guidatori, causando così delle dimenticanze.
Il bollo dunque spesso non viene pagato e così facendo non si crea un problema per la possibilità di guidare in strada, ma bensì diventa un problema con l’Agenzia delle Entrate. Ecco allora come una Regione ha deciso di cambiare le carte in tavola e ora sarà molto più semplice e meno dispendioso per gran parte dei cittadini.
“Straccia bollo” in Sicilia: ecco come funziona
Già nel 2023 c’era stato un grandissimo risultato in Sicilia per la scelta di attuare la riforma dello “straccia bollo”. Una decisione che ha permesso così a coloro che non erano in regola con i pagamenti di poter pagare i vecchi conti senza dover però subire anche il peso delle sanzioni. Infatti molto spesso chi non paga il bollo è perché non è nelle condizioni di poterlo fare.
Il risultato ha evidenziato come gran parte dei siciliani che erano esposti con il bollo hanno saldato e dunque il bilancio è andato in attivo rispetto al passato. La Sicilia dunque conferma questa decisione, con lo straccia bollo che sarà confermato anche per il nuovo anno, con questa che sarà legata a tutti coloro che non hanno pagato il bollo tra l’1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2023.
Non ci saranno nemmeno degli interessi da pagare, con il saldo finale che dovrà avvenire entro il 30 aprile 2025. I metodi di pagamenti possono essere in un’unica soluzione oppure dilazionati nei mesi seguenti. Una scelta che ha subito critiche, ma che ha pagato. Chissà dunque se questa decisione non sarà attuata anche da altre Regioni nel Belpaese.