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Benzina ed elettrico in pensione, BMW lancia il motore rivoluzionario: accordo storico

L’automotive sta spingendo molto sul green anche grazie ad una serie di incentivi statali, ma l’elettrico fatica a decollare: ecco la soluzione

BMW, l’accordo con Toyota può rivoluzionare il mondo (Instagram)

L’automotive sta attraversando un periodo molto complicato. Le vendite sono in grande calo ovunque, sia in Italia che all’estero, e il settore ha bisogno di un’inversione di tendenza per salvaguardare i tantissimi posti di lavoro che genera. Per questo vengono emessi costantemente incentivi statali per agevolare l’acquisto dei nuovi modelli, specialmente elettrici, che però faticano a decollare.

Nell’ultimo anno le vendite sono diminuite e questo è un risultato degli aumenti quasi incontrollati post pandemia: i cittadini, ora, preferiscono affidarsi ad un usato sicuro piuttosto che spendere decine di migliaia di euro per un nuovo modello. E anche la svolta green, da tempo cercata dalle case produttrici, sta faticando molto anche a causa della poca propensione degli acquirenti a gettarsi sull’elettrico.

Arriva la svolta Bmw-Toyota: arriva il motore rivoluzionario

Toyota ha già immesso sul mercato l’auto ad idrogeno (Instagram)

I brand hanno investito tantissimo negli ultimi anni per cercare di convertire i propri modelli in elettrico, ma la scintilla tra i cittadini non è scattata. I fattori che non hanno fatto decollare definitivamente questo aspetto possono essere tanti, anche se le case automobilistiche credono ancora che possa arrivare la svolta.

La sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente, però, rimane un tema focale e l’obiettivo principale rimane quello di ridurre le emissioni. Per questo c’è da guardare con grande interesse il progetto lanciato da BMW e Toyota che hanno deciso di unire le loro forze per lavorare su un nuovo motore rivoluzionario: l’idrogeno. Entrambe non sono all’esordio con questa nuova soluzione:  La casa giapponese produce la Mirai, l’auto ad idrogeno più venduta in assoluto, ed anche il brand di Monaco di Baviera sta spingendo forte su quest’alternativa.

Le due case hanno firmato un accordo per lo sviluppo congiunto delle celle a combustibile, adeguate alle ultime tecnologie.

La prima BMW ad idrogeno è prevista per il 2028, ma l’obiettivo è quello di realizzare una vera e propria gamma di vetture con tale alimentazione. Dunque, oltre che auto termiche, ibride ed elettriche, ci saranno anche le FCEV, ovvero le Fuel Cell Electric Vehicle. L’unione tra i due colossi è chiaramente molto utile anche e soprattutto in un’ottica di risparmio dei costi sulle ricerche e gli investimenti da sostenere.

Al momento, però, servono anche altri tipi di investimenti nel nostro Paese come ad esempio nelle infrastrutture per niente sviluppate in questo senso. In Italia, infatti, c’è una sola postazione di ricarica di idrogeno e si trova a Bolzano. Per questo BMW e Toyota stanno puntando a realizzare nuovi impianti dove poter effettuare il rifornimento. Al momento, la Toyota è chiaramente in vantaggio sull’idrogeno e la BMW potrà approfittare di questo aspetto, sfruttando le conoscenze già ampliate nel corso degli anni.

 

Mattia Mortarotti

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Mattia Mortarotti