Le truffe legate a benzina e diesel appaiono sempre più diffuse, come emerso dall’ultima indagine della Guardia di Finanza. Tenete gli occhi aperti quando fate rifornimento.
Viaggiare in auto è già dispendioso, specialmente per chi si ritrova a fare ogni giorno decine di chilometri per motivi di lavoro. Ormai da mesi il momento del rifornimento si è trasformato in un vero e proprio salasso, a maggior ragione da inizio 2023, coinciso con l’eliminazione del taglio delle accise decisa dal governo Meloni. Adesso arrivano anche le truffe alla pompa.
L’aumento dei costi ha riguardato un po’ tutti, senza grandi distinzioni tra benzina e diesel, al punto tale da spingere molti a cambiare le proprie abitudini e a non presentarsi nel distributore abituale se questo risultava troppo costoso.
Nel corso di questi primi mesi dell’anno sono stati diversi i distributori accusati di speculazione ai danni dei consumatori, teoria però subito rispedita al mittente da parte delle associazioni di categoria, che avevano subito sottolineato quanto fosse basso il margine di guadagno del distributore.
Cosa può fare l’automobilista per combattere i rincari? In linea generale, la linea da seguire è innanzitutto una: è bene fare rifornimento di benzina e diesel, a meno che non sia strettamente necessario, al di fuori dell’autostrada, dove i prezzi sono solitamente più alti.
Nonostante questo, c’è chi tende ancora troppo spesso a “fare il furbo” e a essere tutt’altro che trasparente. A metterlo in evidenza sono i controlli sul territorio effettuati dalla Guardia di Finanza: solo a gennaio 2023, sono state più di 2.500 le verifiche, di queste 989 ha effettuato violazioni alla disciplina prezzi, con 341 casi di mancata esposizione o difformità dei prezzi e 648 casi di mancata comunicazione al Ministero. I controlli continueranno comunque a esserci, soprattutto ora che tutti sono chiamati per legge a esporre chiaramente i prezzi applicati.
Purtroppo la mancata trasparenza nei prezzi non è l’unica truffa messa in atto dai gestori. Alcuni, infatti, sono stati sorpresi dalle Fiamme Gialle mentre effettuavano una miscela irregolare di benzina e diesel, che venivano troppo spesso mischiati con acqua.
Diversi gli impianti di distribuzione che sono stati posti sotto sequestro dopo avere verificato il comportamento irregolare. Il problema non può essere sottovalutato, non solo perché gli automobilisti finiscono per pagare una sostanza diversa da quanto previsto, ma soprattutto perché questo può portare a danneggiare il sistema di alimentazione del veicolo e causare il malfunzionamento del motore. Se si dovesse avvertire un rumore anomalo nel momento in cui si avvia la macchina, la causa potrebbe essere proprio questa e non resta quindi che rivolgersi a un meccanico il prima possibile.