La Bentley è uno dei marchi storici dell’automobilismo, ma ora la casa britannica ha deciso di dare l’addio a un proprio punto di forza.
In Gran Bretagna, non è mai mancato un settore del lusso molto fiorente per quanto riguarda le automobili. Sono molte le marche di primissimo livello che si sono imposte in tutto il mondo, ma sono davvero poche quelle che hanno dato vita a un mito assoluto come ha saputo fare la Bentley.
Da diversi anni a questa parte, è diventata una delle auto più amate, soprattutto da VIP e personaggi famosi. La Continental GT è infatti un modello che spopola tra i grandi ricchi della Terra e ciò che ha reso uniche questo tipo di modello di automobile è il fatto di poter unire senza problemi lusso, comfort e velocità.
Le grandi dimensioni per le Bentley sono un marchio di fabbrica, tanto è vero che sono una via di mezzo tra una vettura lussuosa ed una supercar. Nonostante questo il motore che montano le permette di poter restare al pari delle grandi concorrenti a livello sportivo. Ciò che infatti ha reso leggendaria la marca britannico è l’utilizzo del motore W12.
Si tratta di uno dei propulsori storici che da tempo sono utilizzati nell’industria delle automobili sportive e ha modo di poter dare vita a delle prestazioni di altissimo livello. La Bentley dal 2003 in poi ha dato il via a una massiccia produzione di veicoli con questo motore, ma ormai il mondo sta cambiando. Questo tipo di motore è stato leggendario quanto allo stesso tempo inquinante e per questo motivo ormai è prossimo al “pensionamento”.
Ormai, tutti quanti si stanno adeguando al cambiamento che richiede l’automobilismo del futuro: ovvero utilizzare sempre di più dei motori con pochi cilindri e bassa cilindrata. Questo è il modo migliore dunque per limitare quanto più possibile le emissioni di CO2 e dunque si ha modo di tutelare l’ambiente.
Il W12 è prossimo ormai a salutare i suoi numerosi estimatori, con la Bentley che ha annunciato che l’ultimo modello che sarà prodotto con questo motore sarà la Batur. Si tratta di un’auto da sogno, con una potenza massima di ben 750 cavalli, dunque questo propulsore se ne va in grande stile, dando linfa vitale al proprio ultimo eccezionale modello.
Il processo è legato al fatto che la Bentley non solo sta cercando di venire quanto più possibile incontro a una transizione progressiva ai motori a zero emissioni, arrivando a montare propulsori completamente elettrici in futuro. Il piano intrapreso dalla casa britannica si chiama “Beyond100”. Sono già diversi i modelli Bentely che presentano dei motori ibridi, come per esempio la Bentayga e la Flying Spur.
Il CEO di Bentley, ovvero Adrian Hallmark, ha messo in chiaro come siano stati oltre 100 mila i modelli prodotti con questo particolare motore. Si tratta di un momento dunque triste per l’azienda, ma necessario per restare al passo con i tempi. Il W12 aveva il pregio rispetto al V12 di essere del 24% più corto e per poterlo produrre c’era bisogno di un lavoro di 6 ore e mezza. Tutto sta cambiando e anche la Bentley non vuole rimanere indietro.