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Ayrton Senna, spunta una confessione sconcertante: tifosi senza parole

Il tragico epilogo del round imolese del 1994 ha rappresentato la fine un sogno chiamato Ayrton Senna. La F1 rischiò di rimanere orfana anche di un altro straordinario talento.

La morte di Ayrton Senna è una tragedia che ha scandito l’inizio del ciclo vincente targato Michael Schumacher in Benetton, nel 1994, creando di fatto un prima e un dopo, in F1. Ayrton era gioia e rivoluzione, una passione esplosa, definitivamente, con i titoli in McLaren e che avrebbe fatto breccia anche in altri contesti con una Ferrari che gli avrebbe garantito la possibilità di diventare ancora più una leggenda.

Il pilota brasiliano Ayrton Senna (Ansa) allaguida.it

Senna voleva venire a Maranello nel 1994 e parlò a lungo con l’ex team principal Jean Todt dopo la tappa di Monza del 1993. Si incontrò numerose volte anche con l’ex Presidente Luca Cordero Montezemolo. Il problema è che la Ferrari aveva già sotto contratto Jean Alesi e Gerhard Berger. Ayrton sapeva, perfettamente, che i contratti potevano anche essere stracciati, ma Todt non la pensava allo stesso modo.

Non avrebbe stracciato gli accordi con i suoi due ferraristi per far spazio all’asso di San Paolo. Ayrton avrebbe compiuto 34 anni nel 1994 ed era un momento molto particolare per il circus. Vi erano stati molti cambiamenti regolamentari discutibili. Quando sembrava, realmente, possibile l’accordo con Montezemolo, per i fan della Rossa e di Ayrton arrivò la doccia fredda con l’annuncio del passaggio in Williams.

Il team inglese aveva permesso ad Alain Prost, nel 1993, di vincere il suo quarto ed ultimo titolo mondiale. Il brasiliano, da sempre in competizione con il francese, credette di poter raggiungere quota 4 riconoscimenti iridati, sfruttando l’estro di Adrian Newey, progettista ora impegnato in Red Bull Racing. Per Senna la decisione risultò fatale. Dopo 2 ritiri nelle prime 2 gare, l’ex bandiera della McLaren arrivò in Italia con la chiara voglia di non lasciare scappare via in classifica Michael Schumacher.

Senna, la confessione da brividi di Newey

Proprio un inseguimento al Kaiser Schumacher provocò la fatale uscita di pista. Ogni sforzo per salvargli la vita fu vano. Senna uscì di pista ad altissima velocità alla curva del Tamburello, a causa del cedimento del piantone dello sterzo. Era stato risaldato in fretta e furia per consentire al tre volte iridato di poter avere una maggiore manovrabilità della sua Williams FW16. Ecco il pilota più forte di sempre secondo Bernie Ecclestone.

Newey e Senna (Ansa) allaguida.it

Il puntone della sospensione anteriore destra, spezzatosi, penetrò nella visiera del casco del brasiliano, dal bordo superiore. Il resto fu uno straziante tentativo di salvare la vita di uomo simbolo della categoria regina del Motorsport. Ayrton morì il primo maggio del 1994 nell’ospedale di Bologna dove era stato trasportato in elicottero. A distanza di quasi 30 anni è ancora una ferita aperta per i fan. Adrian Newey in una intervista rilasciata ai canali ufficiali della F1 “Beyond The Grid” è tornato sull’argomento.

Ritiro? Ci ho pensato, devo ammetterlo. Sarei uno stolto se a quel punto non mi fossi messo in discussione, domandandomi cosa stessi facendo”, ha spiegato Newey. Avrebbe lasciato una Williams nel caos. Per il bene della squadra il geniale progettista inglese ci ha ripensato e in seguito ha vinto tutto.

Davide Russo

Laureato in Giurisprudenza, appassionato delle leggi dei motori. Ho iniziato a collaborare con diversi web magazine italiani, spaziando dal Motorsport all’Automotive, con un occhio alle innovazioni e l’altro alle curiosità storiche. Il pensiero che è diventato il mio stile di vita? “I believe that everyone has a calling, motorsport is my true passion!”.

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