Autovelox sotto sequestro: Italia stravolta, arriva l’ufficialità

La notizia improvvisa arriva dalla Corte di Cassazione: cambia tutto nella disciplina Autovelox. Una vittoria degli automobilisti

C’è sempre qualcosa che senti come profondamente ingiusto, quando ti piovono sulla schiena multe a raffica, magari tre in uno stesso tratto a tre corsie, vuoto, in cui file di autovelox sono stati installati come trappole, che servino a fare bottino di multe per rimpinguare la cassa del Comune di appartenenza.

Sequestro autovelox
Sequestro autovelox allaguida.it

Col tempo abbiamo scoperto anche qualcosa in più. Che spesso quell’autovelox non aveva nessun diritto di mandarci nessuna multa. Era magari un modello tecnicamente approvato per il suo uso ma nessuno l’aveva controllato, tarato. Non era omologato. Una beffa feroce, a cui i tribunali italiani hanno cominciato a mettere diverse pezze, lottando però con le amministrazioni che al loro gettito non vogliono rinunciare.

Autovelox approvati ma non omolologati

C’è una sentenza come si suol dire definitiva, che mette fine a tutto questo. Il caso è arrivato fino alla Corte di Cassazione e la Cassazione ha deciso senza usare mezzi termini. Ha parlato di possibile frode e falso. In pratica, chi ha venduto o installato autovelox solo approvati rischia grosso. E pensare che molti Comuni li hanno piazzati come se fossero distributori automatici di multe.

Sequestro autovelox
Autovelox dovranno essere omologati allaguida.it

La difesa dell’imprenditore al centro del caso, che d’ora in poi farà da modello per tutte le sentenze si è difeso sostenendo che la differenza tra approvazione e omologazione non è così chiara. Possiamo anche essere d’accordo da semplici lettori di giornali.

La Corte ha però respinto con durezza questo tipo di argomentazione. La legge non ammette ignoranza. Chi lavora, e specialmente chi lavora con commesse pubbliche è tenuto a conoscerla e rispettarla, senza fidarsi del suo istinto, ma approfondendo quello che non capisce. Obiezione respinta e imprenditore, ovviamente, condannato.

Adesso per i Comuni si prospettano scelte difficili, e tempi molto più duri se la loro idea è quella di usare l’automobilista come una mucca da mungere. Adesso le Amministrazioni si dovranno prendere in carico il lavoro di controllare tutti i loro autovelox, uno per uno.

E per chi ne ha installati a dozzine sperando di fare buona pesca ci sarà un bel po’ da fare. Tutti gli apparecchi non in regola potranno essere sequestrati. Le multe già fatte dagli apparecchi irregolari annullate, stracciate. Non si dovrà pagare niente.

Toccherà al Comune dimostrare di avere ragione e che il suo autovelox era omologato. E non solo nella telecamera, ma anche nel computer che elabora i dati. La sicurezza continua a essere importante e il rispetto delle norme essenziale. Ma la tosatura è finita.

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