Una buona notizia per tutti gli automobilisti riguarda gli autovelox e la loro presenza sul territorio. Finalmente sono destinati a sparire
Sia quelli sulle strade urbane che quelli sulle autostrade a volte sono posizionati in un modo davvero “maligno”, quasi a voler strappare delle infrazioni a tutti i costi. Con il nuovo Codice della Strada però ci sarà un cambiamento epocale.
Il nuovo Codice della Strada ha superato il secondo scoglio a Palazzo Chigi e ora attende solo di essere approvato definitivamente. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha lavorato su alcuni aspetti che dovrebbero semplificare la vita agli automobilisti, almeno per quanto concerne il delicato tema degli autovelox. La loro presenza in strade urbane ed extra urbane a volte è davvero selvaggia, con posizionamenti finalizzati a cogliere in castagna i cittadini, piuttosto che a garantire il rispetto dei limiti.
Proprio per questo con il nuovo documento che dovrebbe entrare in vigore nel mese di ottobre ci sarà si un giro di vite a livello di sanzioni per le infrazioni più gravi, ma anche uno stop alla pratica tanto criticata dei Comuni che vogliono fare cassa. Le fotocamere per il rilevamento della velocità non potranno più essere nascoste o non segnalate correttamente. La distanza minima per la presenza del controllo dal punto di segnalazione non potrà ad esempio mai scendere sotto il chilometro, come è ripetutamente avvenuto in alcuni casi in passato.
Inoltre ci sarà anche una definizione stringente delle specifiche tecniche degli autovelox, come riportato da Il Sole 24 Ore.
Autovelox, stop all’uso esclusivo per fare cassa
Il presidente di Asaps (Associazione Amici della Polizia Stradale), Giordano Biserni, ha dichiarato: “Da 13 anni aspettiamo un decreto sulle regole di utilizzo (degli autovelox, ndr) visto le migliaia di sentenze che annullano i verbali della polizia stradale”. Parole che trovano conferma nelle numerose segnalazioni di Autovelox “galeotti” inseriti in punti molto difficili da segnalare delle strade pubbliche.
Insomma sembra esserci poca chiarezza sui limiti entro cui l’uso dei rilevatori di velocità è legale o sconfina nell’abuso. Il nuovo Codice della Strada mira proprio a definire meglio questo aspetto, a tutela degli automobilisti ma anche delle stesse forze dell’ordine che potrebbero essere oggetto di contestazioni da parte di chi ha ricevuto le multe incriminate.
Niente più controlli su punti di strade urbane in cui il limite è magari drasticamente inferiore (e mal segnalato) al solito e per una minima distanza. Si procede verso la direzione di uno stop alla pratica dei Comuni che utilizzano gli autovelox solo per fare cassa, come già sottolineato più volte dalla Cassazione in svariate sentenze emesse in questi anni.