Arriva l’estate e arrivano le villeggiature per tanti italiani, ma attenzione al rischio autovelox. Altro colpo durissimo per cittadini e pendolari: ecco svelato tutto, il rischio adesso è davvero molto elevato
Comincia il grande caldo e comincia anche la grande migrazione autostradale. Da giugno ad agosto le principali arterie del nostro Paese si riempiono di viaggiatori e pendolari, pronti a spostarsi dalle città alle consuete località di villeggiatura. E poco importa siano balneari o montane, al nord o al sud: le strade italiane sono pronte a trasformarsi in super trafficate e le autorità avvertono già circa il rischio di eventuali bollini neri.
Nel mentre, chi è determinato a viaggiare in auto è pronto a prepararsi a qualsiasi stratagemma pur di risparmiare tempo e salute. Il traffico è grande nemico di chi si sposta nel quotidiano o per le vacanze sulle due o quattro ruote. Eppure, non è l’unico fattore da tenere a mente quando ci si sposta per una gita fuori porta, per la consueta villeggiatura o già solo per un’evenienza lavorativa. Arci-nemesi dell’automobilista resta soprattutto l’autovelox, che si prepara ad essere protagonista in questa torride estate italiana.
Attenzione, dunque, viaggiatori alla lettura: nel nostro Paese si prevede un’estate molto dura circa il rischio di multe (per giunta molto, ma molto salate). Pertanto, massima prudenza quando siete alla guida, come avvisa anche l’Assoutenti. Già in questo inizio 2023 le sanzioni amministrative e pecunarie giunte da autovelox sono schizzate alle stelle, ma i numeri rischiano di salire ulteriormente ora con l’incombenza delle vacanze e delle tante partenze che ci saranno lungo le autostrade italiane.
Autovelox, le multe iniziano già a fioccare: colpo durissimo agli italiani
Come citato prima, il problema è stato sollevato da Assoutenti. Come si apprende da una nota diramata a mezzo ‘ANSA’, l’organo competente ha preso in esame diverse tratte della nostra rete autostradale. E ha rivelato di conseguenza tutta una serie di criticità circa gli autovelox. La presenza di questo strumento è a dir poco massiccia lungo le strade più frequentate e trafficate, soprattutto in direzione delle consuete località di villeggiatura.
“In vista delle partenze degli italiani – notifica Assoutenti – I Comuni del nostro Paese aspettano di contare i soldi che incasseranno grazie alle multe elevate dagli autovelox“. Un avvertimento bello e buono, che si completa con una sorta di ‘en-garde’ rivolto a tutti i guidatori nostrani alla lettura. Anche perché Assoutenti spiega che i suddetti autovelox sono stati appositamente: “[…] installati sulle direttrici più utilizzate dagli automobilisti durante il periodo estivo”.
Uno dei tratti con le maggiori criticità segnalate è in Campania, nei pressi del casertano. Si tratta della statale 372 Telesina, che prende vita dal casello di Caianello della Autostrada A1 Milano-Napoli e conduce fino al cuore di Benevento. Come illustrato dalla nota di Assoutenti, in questo tratto stradale di circa 25 chilometri di lunghezza ci sono almeno sette postazioni autovelox. E sette ciascuno il senso di marcia. Numeri preoccupanti, che si aggravano dalle confusionarie norme imposte dalle autorità locali. “I limiti di velocità sono stati modificati nel tempo e hanno creato confusione tra gli automobilisti”: denuncia Assoutenti che poi fa riferimento ad una vera e propria raffica di sanzioni.
Problemi anche in Salento e nel Lazio: piovono le multe da autovelox. E non va meglio neanche verso le montagne…
I problemi sono comunque diffusi e non si limitano a quanto illustrato in Campania. Anche in Salento la situazione non è delle migliori. Ed è una criticità seria da trattare, visto il grande afflusso di vacanzieri e turisti che già si stanno riversando sulle autostrade e statali pugliesi, sin da questi primi mesi estivi. Secondo quanto stimato da Assoutenti, sono stati circa 23 i milioni di euro incassati dai Comuni salentini grazie gli autovelox. Cifre astronomiche, dovute alla frequenza e alla severità economiche delle sanzioni imposte attraverso i suddetti strumenti.
Addirittura, Assoutenti entra nel dettaglio e fornisce qualche retroscena davvero clamoroso. Il comune di Cavallino è riuscito ad incassare 2.520.121 euro nel 2022, grazie agli autovelox piazzati lungo la statale 16 Lecce-Maglie. Numeri che fanno ulteriore impressione, se si pensa che nel 2021 (prima dell’installazione di tali apparecchi) l’incasso dello stesse comune di Cavallino è stato pari a zero.
Non va meglio anche nel resto della Penisola. È il caso del litorale sud del Lazio, dove la statale 213 Flacca è infestata dagli autovelox. In soli 13 chilometri, le autorità competenti ne hanno contati 3 ciascuno il senso di marcia. E questi hanno prodotto da soli introiti per oltre mezzo milione di euro, nel solo anno solare 2022. E no, non sarete al sicuro se deciderete di villeggiare in montagna piuttosto che al mare. Anche le zone dei laghi e o delle Dolomiti sono piene zeppe di autovelox, pronti a ‘rovinarvi’ la vostra vacanza. Citando l’esempio di Assoutenti: “[…] sulle Dolomiti il piccolo comune di Colle Santa Lucia (Bl), coi suoi 340 abitanti, ha registrato 349.980 euro di incassi grazie all’autovelox”.
Come evitare le multe da autovelox: un metodo c’è, ma prestate la massima attenzione
Di qui, sorge spontanea una domanda. Esiste un modo per evitare che le multe da autovelox possano rovinarci un’intera vacanza? Assolutamente sì, esiste. Però, bisogna prestarci molta, ma molta attenzione. In primis, conviene affidarsi al buon senso e alla prudenza. Cercate di prestare la massima accortezza quando siete alla guida e di rispettare i limiti di velocità preposti su ciascuna delle strade che andrete a percorrere. Così facendo, riuscirete già da soli ad evitare gran parte dei rischi che solitamente intercorrono in una zona piena zeppa di autovelox.
Non sempre, però, è possibile scorgere i corretti limiti di velocità da rispettare. In molte delle nostre località di villeggiatura, ci sono interi tratti statali con una scarsa segnaletica o addirittura assente. E non sempre è intuitivo capire la giusta andatura alla quale andare, in particolare presso quei Comuni un po’ indecisi (a voler scherzare, ndr) circa i limiti di velocità da imporra a quella o quell’altra strada. Per questo, un buon consiglio può essere affidarsi alla tecnologia e alla giusta applicazione da navigazione.
Siate voi utenti iOS oppure Android, gli store di riferimento sono pieni zeppi di app pronte a darvi una mano. È il caso di iCoyote o di Fast and Tutor, ma le soluzioni e le alternative sono davvero infinite. E spesso e volentieri questi strumenti sono già integrati nei nostri sistemi di navigazione, soprattutto in quelli più aggiornati. Con simili armi, infatti, è possibile prevedere e scovare tutti gli autovelox segnalati lungo il vostro percorso. E pertanto, è possibile anche dedurre la giusta velocità da rispettare, così da evitare spiacevoli multe da dover pagare al termine della nostra vacanza.
Autovelox, quando il troppo stroppia: evitare a volte non basta, la confusione è ancora tanta
Detto questo, a volte bisogna darsi un pizzico sulla pancia e attendere che il buon senso faccia il proprio corso. Come lamentato e denunciato dall’Assoutenti, sono ancora tantissimi i tratti statali e autostradali infestati dagli autovelox, sia mobili che fissi. Uno strumento necessario per la sicurezza e il corretto rispetto dei limiti di velocità, ma che negli anni si sta trasformando in una vera e propria miniera d’oro per molti Comuni del nostro Paese.
Questo è il caso dei tanti apparecchi installati in maniera incontrollata anche lungo strade non a rischio. E che si basano su limiti di velocità davvero difficili da rispettare, visto il loro record quasi al ribasso. Per questo gli automobilisti italiani continuano a tenere i fari puntati su alcune problematiche che poco o nulla c’entrano con la prevenzione e la sicurezza stradale. Un eterno dibattito, alla quale Assoutenti sta provando a cercare una soluzione. O quantomeno ad arricchirlo con dati che possano guidare ad un uso oggettivamente corretto e assennato di questi strumenti. Soprattutto se si considera la severità economica (e anche amministrativa) che impongono quando emettono una sanzione.