Gli autovelox rappresentano uno degli incubi degli automobilisti, ma anche uno strumento per garantire il rispetto del Codice della Strada disincentivando i guidatori a superare i limiti di velocità. Uno strumento spesso contestato, ma che porta l’Italia in testa a una speciale classifica: in Europa, infatti, il Belpaese è quello che può contare più autovelox di tutti mentre a livello mondiale è terzo dietro solo Russia e Brasile. Dati, forniti da una ricerca di Coyote, evidenziano infatti come sulle strade italiane siano circa 15 mila le postazioni presenti con 11.426 autovelox, 304 sistemi Tutor e 2.567 telecamere semaforiche.
L’Italia, quindi, è la nazione europea con più autovelox attivi sul proprio territorio con un incremento di circa il 40% in appena tre anni visto che nel 2019 lo quota raggiungeva le 8.858 unità. Gli autovelox, però, non sono distribuiti uniformemente: il 76% dei dispositivi di controllo della velocità, ovvero più di 7.300, si trovano nelle principali regioni del nord Italia come Veneto (20,5%), Lombardia (17,4%), Piemonte (14,1%) ed Emilia Romagna (12%) mentre si attestano sotto le 1.000 postazioni Toscana (6,6%) Marche (5,1%) e Trentino Alto Adige (5,1%). Il meridione, infine, ha una quota di appena il 6% dei dispositivi presenti in Italia.