Dopo quelli legati al prezzo del carburante, frenati dalla decisione del Governo di tagliare le accise, gli automobilisti potrebbero trovarsi alle prese con nuovi aumenti: stavolta a crescere potrebbero essere i pedaggi autostradali con Autostrade per l’Italia che potrebbe far scattare alla fine del mese un aumento dei pedaggi dell’1,5%.
n una nota, Aspi ha chiarito che l’aumento delle tariffe autostradali è ancora in fase istruttoria e non è stata decisa dalle istituzioni competenti. Ha sottolineato, inoltre, come questo aumento nel caso non sarebbe consequenziale all’aumento dei costi dei materiali ma arriverebbe dopo quattro anni di tariffe bloccate.
A suscitare polemiche era stato l’annuncio di Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia che aveva fatto sapere che a fine giugno o inizio luglio potrebbe arrivare un aumento delle tariffe dell’1,5%. “Prevediamo un aumento delle tariffe autostradali, intorno all’1,5%, parliamo veramente di poco, ne stiamo discutendo in questa fase con il Ministero. Sarebbe previsto dal piano economico finanziario a partire da fine giugno-luglio di quest’anno. Ricordo che le nostre tariffe sono rimaste bloccate a partire dal 2018“.
I rincari dei pedaggi autostradali, però, non dipenderebbero direttamente dalla crisi tra Russia e Ucraina ma si andrebbero ad aggiungere ai rincari di energia, elettricità, gas, materie prime e carburanti che già pesano sulle tasche degli italiani.