Paese che vai, usanze che trovi. Funziona così anche nel variegato mondo delle automobili e, in questo caso, degli automobilisti. Compare the Market, un pool di esperti in assicurazioni auto e non solo, ha infatti stilato la classifica dei migliori automobilisti del mondo e anche quella dei peggiori.
La classifica in questione è stata stilata prendendo in esame ben sei indicatori principali che sono stati utili per determinare la posizione in classifica di una nazione rispetto ad un’altra e sono stati l’indice di traffico, la qualità delle strade, i limiti di velocità previsti in quel paese, il numero di decessi per incidenti stradali, il tasso alcolemico nel sangue consentito dalla legge e la percezione sui social media.
Una volta presi in considerazione tutti questi parametri, ecco che la classifica dei migliori automobilisti del mondo ha premiato il Giappone. Nel Sol Levante, infatti, si è registrato il punteggio più elevato, ovvero 4,57 su 5, soprattutto grazie alla quasi epurazione dell’alcol quando si guida (0,03 g/dl il limite massimo), le valutazioni positive sui social media e alla qualità delle strade, considerate tra le migliori al mondo.
A completare il podio, poi, ecco l’Olanda, capace di totalizzare un punteggio di 4,02 e la Norvegia, patria delle auto elettriche, che ha raggiunto un punteggio di 3,99. Quarta posizione per l’Estonia con 3,91 che riesce a mettersi alle spalle Svezia (3,90), Austria (3,87) e Svizzera (3,85) con Spagna, Singapore e Portogallo a chiudere la top 10.
Ci sono poi nazioni che spiccano in alcune specifiche categorie: Singapore e Norvegia, ad esempio, presentano il minor tasso di mortalità per incidenti stradali ogni 100 mila abitanti, mentre a livello di indice di traffico il Paese più virtuoso sotto questo aspetto è l’Austria. Singapore e Svizzera, infine, spiccano per la migliore qualità delle strade.
Se da una parte esistono automobilisti e nazioni virtuose, dall’altro lato ci sono anche coloro che, invece, non spiccano in questa speciale classifica. Tra i peggiori automobilisti del mondo c’è la Thailandia a conquistare il primo gradino del podio, penalizzata in particolare da un elevato tasso di mortalità per incidenti stradali.
Subito dietro, poi, ecco il Perù, con un punteggio di 2,28 e il Libano, a pari merito. Quarta posizione, invece, per l’India con 2,34, seguita da Malesia (2,36), Argentina (2,40) e Stati Uniti con (2,50). A chiudere le prime 10 posizioni, infine, ci sono Turchia (2,56), Canada (2,61) e Brasile (2,65).
Perù e India, poi, presentano il peggior valore come indice di traffico, mentre la qualità delle strade è un miraggio soprattutto in Libano e in Brasile.
E l’Italia? Il Belpaese non rientra nella top 10 né per quanto riguarda la classifica dei migliori automobilisti al mondo né tantomeno in quella dei peggiori. Un risultato che fa dell’Italia, però, un paese leggermente sotto la media tanto da chiudere al 37° posto generale su 50, con un punteggio complessivo di 2,90.
A penalizzare l’Italia, infatti, è soprattutto il punteggio ottenuto nell’indice di traffico con 130,1, la qualità delle strade (4,4) e della percezione sui social con un punteggio pari a 11,4. Sotto l’Italia, prima che inizi la flop 10, figurano Bosnia-Erzegovina, Australia e Bulgaria.