Le targhe legate al veicolo saranno un ricordo per molti Paesi, Italia compresa. Si comincia con una nazione sempre all’avanguardia delle riforme in campo amministrativo. Dalla fine del 2010, infatti, le auto immatricolate in Germania non saranno più abbinate a una vettura. Ciò significa che le targhe saranno di proprietà di ogni automobilista. Come avviene negli USA, ma con una differenza: una delle due auto che utilizzerà la stessa targa dovrà avere basse emissioni di Co2. Lo ha riferito alla stampa Peter Ramsauer, Ministro dei Trasporti tedesco, il quale ha riferito che si tratta di una manovra per rendere più semplice la gestione di chi possiede più di un veicolo. In particolare, sempre stando alle parole del Ministro Ramsauer, il principio delle targhe intercambiabili è stato varato per contribuire alla riuscita delle decisioni del governo tedesco in merito alla elettrificazione del parco auto circolante.
Il 2020, infatti, sarà considerato l’anno nel quale, sulle strade tedesche, dovrà circolare almeno un milione di veicoli elettrici. Secondo i rappresentanti istituzionali di Berlino, con una targa di carattere personale, da portare con ciascuna vettura, nel momento nel quale questa viene usata, sarà più agevole il mantenimento di un’auto elettrica, da utilizzare nelle brevi distanze, accanto a un’auto considerata “tradizionale”, sia essa a benzina oppure diesel, per gli spostamenti più lunghi.
La Germania, dunque, parte in pole position per quanto riguarda l’applicazione di un programma di ringiovanimento del parco automobilistico nazionale, strizzando l’occhio all’ambiente ed a quelle industrie automobilistiche già organizzate per la produzione di automobili elettriche.