Sono sempre meno le concessionarie, e questo preoccupa decisamente più di una persona. I dettagli sui cambiamenti.
Il mercato dell’automobile è davvero ampio e vasto. L’automotive è ancora oggi un settore di straordinario livello, capace di trovarsi al vertice sotto molti punti di vista e soprattutto dopo molti anni d’esistenza. Il Coronavirus, la pandemia che ha sconvolto il mondo anche economicamente, ha sicuramente messo alle strette tanti brand e aziende di vario tipo.
Esattamente come negli ultimi mesi stanno facendo il caro carburante e l’inflazione. Nonostante questo, però, il mercato delle quattro ruote resiste e lo fa pure bene.
Certo, le problematiche non sono sicuramente terminate. E infatti diminuiscono sempre di più le concessionarie. la situazione in Italia non è delle migliori sotto questo punto di vista. Scopriamo qualcosa in più a riguardo e cosa preoccupa maggiormente cittadini, papabili compratori e anche addetti ai lavori.
La concessionaria d’auto – conosciuta meno ocmunemente anche come autosalone – è un’azienda che acquista e rivende automobili e veicoli a motore, nuovi o usati che siano. Svolge anche altre attività solitamente, come importanti lavori di officina e vendite di magazzino. In genere si dividono in due tipologie:
La concessionaria d’auto può essere suddivisa in Area Strategica d’Affari, area in cui si può identificare il singolo business aziendale. In tal senso, può dividersi in:
Le concessionarie possono essere polifunzionali, in poche parole. Lo showroom occupa lo spazio centrale, ed è il luogo in cui vengono esposti tutti i modelli del brand rappresentato dal cocnessionario. Viene dedicato un luogo a parte alle vetture espositive, che solitamente sono le novità della casa costruttrice.
Abbiamo specificato brevemente le funzionalità delle concessionarie, che nel corso degli anni hanno sicuramente subito notevoli cambiamenti per adattarsi alle esigenze mutevoli dei consumatori e alle nuove sfide tutte digitali. Per far capire di quale cambiamento si tratta e che tutto non è rimasto per niente intatto, basta pensare al fatto che in passato le concessionare avevano un approccio tradizionale. Questo era basato principalmente su vendite dirette presso il punto vendita fisico.
Con l’avvento delle nuove tecnologie e l’aumento delle opportunità online, che effettivamente non sono poche, hanno dovuto adattarsi al cambiamento. Tutto ciò per rimanere importanti ed al passo con i tempi dell’automotive attuale. Forse anche questa evoluzione ha portato ad una netta riduzione dei rivenditori d’auto in Italia, numero che negli ultimi anni è aumentato sensibilmente.
E’ evidente anche e soprattutto a seguito dell’evoluzione della relazione con i costruttori. Si è modificata anche la visione del mandato di vendita da concessionario ad agente. Possiamo quindi dire che la distribuzione ha subito una rivoluzione, non evoluzione, come certificano gli esempi di Renault e Mercedes, almeno in Italia. Il gruppo francese, dopo la ripresa avviata nel 2021, si è messo sulla strada di una durabilità sostenibile. Lo testimonia il piano strategico Renaulution, ma anche – e soprattutto – la filiale Renault Retail GroupRoma. Quest’ultima è stata ceduta al gruppo LS Group, anch’esso francese. Ma cosa significa?
In poche parole, come spiegato dall’amministratore delegato di Renault Italia, Raffaele Fusilli, la scelta è ricaduta su un imprenditore, Edouard Schumacher, che “ha una grand e profonda conoscenza dell’automotive. Guida un improtante grruppo automobilistico francese e ha un legame molto forte con Renault Retail group. I nostri obiettivi principali sono quelli di valorizzare RRG Roma e continuare a rappresentare un benchmark all’interno della nostra rete”. Ma non è tutto, perché anche Mercedes è evidentemente chiamata ad un netto cambiamento rispetto al passato.
Autotorino S.p.A., distributore leader nel mercato e che detiene sedi in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, ha sottoscritto un contratto per l’acquisizione dell’intero pacchetto azionario di Mercedes-Benz Roma. Un accordo straordinario, in primis perché Autotorino è il più grande gruppo retail automotive italiano, e adesso punta a superare le 70 sedi territoriali operative, con una previsione di consolidamento e sviluppo che porterà ad un fatturato di 2,2 miliardi di euro (+31,7% rispetto al 2022) e al raggiungimento di 2500 collaboratori (+20%).
Plinio Vanini, presidente di Autotorino, ha commentato così l’acquisizione in questione: “Siamo soddisfatti di aver compiuto questo primo passo che ci consentirà di approdare nella città che registra i maggiori volumi di auto vendute in Italia. Oltre a consolidare la partnership con Mercedes, Cresciamo e innoviamo, cercando di attrarre sempre più clienti”.