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Attualità e curiosità

Auto, perché si usa l’unità di misura dei “cavalli”? Il motivo affonda le radici nel passato

Quando si parla di automobili si citano i cavalli? Ma a cosa ci si riferisce davvero e perché esiste questa definizione.

Che si mastichi di quattro ruote o che proprio si ignori totalmente l’argomento, almeno una volta nella vita si è sentito nominare il termine “cavalli” in riferimento alle automobili. Una cosa è comunque certa, che si sia esperti, appassionati o assolutamente disinteressati, per tutti risulta abbastanza curioso che per indicare qualcosa che ha a che vedere con la meccanica venga utilizzato il nome di un animale. Come mai? Verrebbe da chiedersi. Qual è dunque l’origine di questa definizione? Più avanti nell’articolo lo spiegheremo, intanto cominciamo a sgombrare il campo da un equivoco. Sono infatti in molti a confonderli con la cilindrata, due concetti molto diversi.

Cavalli auto, a cosa ci si riferisce? (Canva) – Allaguida.it

Cominciamo quindi  da quest’ultimo fattore. Espressa in centimetri cubici, la cilindrata evidenzia la capacità complessiva di pompaggio del propulsore, compresi i cilindri. Inoltre serve ad identificare la grandezza e il peso dell’unità motrice, come pure la sua risposta dinamica.

Perché si parla di “cavalli” dell’auto?

Per quanto concerne invece la parola chiave del nostro articolo, come facilmente immaginabile ci riporta ad un’altra epoca, precisamente al 1700, quando iniziavano a muovere i primi passi le macchine a vapore. Nelle prime fasi dell’epoca industriale per capire la potenza e il valore di un mezzo, lo si confrontava direttamente con il quadrupede. In pratica ci si poneva la domanda quanti cavalli potessero essere risparmiati dall’uso del macchinario.

Da quel momento in avanti, il cavallo diventò la misura di riferimento non solo per gli strumenti di lavoro, ma altresì per le automobili. Sotto il profilo tecnico equivale a sollevare un peso da 75 kg alla velocità di un metro al secondo.

Attualmente esistono due tipi di misurazioni: i cavalli come li intendiamo noi europei e gli Horse Power degli anglosassoni. Anche qui, capita di sovente che esse vengano sovrapposte ed invece non è così. Non sono equivalenti anche se molto vicini. In pratica ad 1 cv corrispondono 0,98631 hp.

Sintetizzando, quando si parla di “cavalli”, si intende un’unità di potenza che determina il tipo di performance del veicolo in questione e la sua velocità massima raggiungibile. Tutto facile, quindi? Nient’affatto, perché in realtà quando ci si riferisce al potenziale di un veicolo, si deve fare riferimento ai cavalli fiscali misurati in kilowatt, ovvero l’unico sistema riconosciuto a livello internazionale, per cui 1 kW equivale a 1,35962 cv.

Cavalli auto, cosa indicano (Canva) – Allaguida.it

Questo schema ha visto il suo debutto nell’Unione Europea nel 1982, ciò significa che se si vuole scoprire il vero potenziale di un mezzo di trasporto o altro non si devono tenere presente i cv, bensì i kW, per cui ad esempio una vettura da 100 kW è in possesso di più o meno 136 cv. Allo stesso modo anche per il calcolo del bollo auto, ovvero quella tassa sul possesso da pagare ogni dodici mesi, vengono presi in considerazione i kW. Mai dunque pensare che le due misure siano identiche. I cavalli saranno sempre superiori.

Chiara Rainis

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Chiara Rainis