I neopatentati, ossia coloro che hanno conseguito l’esame della patente di guida da meno di un anno, sono soggetti a dei limiti. Adesso, però, c’è una nuova regola che riguarda i cosiddetti neopatentati. Nei confronti dei veicoli elettrici o ibridi plug-in, infatti, si deve applicare unicamente il limite di potenza specifica riferita alla tara pari a 65 kW/t, e non anche quello generico del limite di potenza massima pari a 70 kW previsto per le auto che trova, invece, applicazione solo per i veicoli con motore termico.
A stabilirlo è stata una modifica introdotta con il cosiddetto decreto infrastrutture con una circolare del Ministero dell’interno che ha chiarito i dubbi in merito.
Nel caso delle auto elettriche, infatti, il calcolo del rapporto tra potenza e tara fa riferimento ai kW riportati sulla carta di circolazione, rilevati come “media nel periodo di 30 minuti”. La stessa circolare del Ministero, inoltre, chiarisce come nei confronti dei veicoli elettrici o plug-in si deve applicare unicamente il limite di potenza specifica riferita alla tara pari a 65 kW/t, e non anche quello generico del limite di potenza massima pari a 70 kW previsto per i veicoli della categoria M1 (che sono le auto comuni), che trova, invece, applicazione solo per i veicoli con motore termico.
Una decisione che spiazza visto che, potenzialmente, in questo modo anche un neopatentato potrebbe mettersi alla guida di una supercar elettrica, cosa che per le auto tradizionali non potrebbe fare. Probabile, quindi, che a breve posso arrivare una nuova circolare che chiarisca l’equivoco.