Il parco auto italiano è uno dei più vecchi d’Europa, ma cominciano ad arrivare i primi, piccoli, segnali di miglioramento: nonostante il crollo del mercato – che ad aprile ha fatto registrare un preoccupante -33% – e la scarsa diffusione delle auto elettriche, il processo di svecchiamento sembra essere iniziato tanto che le auto Euro 6, tra il 2016 e il 2011, sono salite dall’8,5% al 26,3%.
A renderlo noto è l’Osservatorio Autopromotec che testimonia lo svecchiamento in corso del parco auto italiano, come certifica l’incremento di oltre 17 punti percentuali in 5 anni.
Un incremento che va di pari passo con la diminuzione delle altre categorie di vetture, tutte più inquinanti e meno giovani rispetto alle Euro 6: le vetture Euro 5 sono calate dell’1,5%, quelle Euro 4 addirittura del 5,3% mentre Euro 3 ed Euro 2 hanno fatto segnare rispettivamente il -4,8% e il -4,3%.
La quota delle vetture di categoria Euro 0 ed Euro 1, invece, è diminuita molto poco e cioè di 0,9 e di 1 punto percentuale. Piccoli passi in avanti, non ancora sufficienti per portarsi al pari delle altre nazioni europee, ma segnali incoraggianti in vista di un futuro che non sembra più così nero.