Cina, il posto dove nascono migliaia di automobili elettriche ogni anno. L’ultima scoperta fatta in estremo oriente è enormemente interessante anche per i produttori nostrani, ecco di che si tratta.
La Cina è diventata una vera autorità nel mondo delle automobili, rapidamente anche grazie agli investimenti di Xi Jinping e del suo governo nel campo delle tecnologie e delle energie rinnovabili. In qualche modo e forse anche in modo sornione il paese asiatico, dotato di risorse immense, ha intuito prima di tutti gli altri del G8 l’importanza delle auto elettriche riuscendo a passare da Cenerentola del mondo dei motori a realtà di primo piano con cui tutti devono fare i conti.
La soluzione migliore per rendere più economiche le automobili elettriche che già in Cina per i motivi elencati hanno in media un costo molto minore sarebbe trovare un sistema per riciclare le batterie esauste dato che questo risolverebbe pure il problema dello smaltimento, una questione che pochi scienziati hanno affrontato in modo serio e che potrebbe peggiorare l’inquinamento in futuro, un paradosso per un sistema che rende le automobili “pulite”.
Per l’appunto, proprio la Cina è il leader nel settore della ricerca. Proprio dal paese asiatico smisurato in quanto ad estensione e popolazione potrebbe essere arrivata la notizia che aspettavamo con ansia. Gli attuali metodi di riciclaggio della batteria al litio, principale composto usato in questi accessori, prevede il recupero del litio dal catodo, un processo lungo e macchinoso. L’Istituto di Ricerca Cinese ha però sperimentato una soluzione diversa con successo…
Fare tutto l’opposto
I cinesi hanno provato a rimuovere il litio direttamente da un altro componente della batteria, l’anodo, una soluzione che oltre ad essere più efficiente sembra anche meno rischiosa dal punto di vista chimico perchè esclude il rischio di formazione di idrogeno gassoso che si incendia molto facilmente e che costituisce uno dei motivi per cui le automobili elettriche bruciano con tale intensità in caso di incendio.
Non è tutto perchè gli ingegnosi scienziati coinvolti nella ricerca hanno sviluppato una soluzione nota come IPA che sarebbe in grado di assorbire gli ioni caricati positivamente dall’anodo in modo sicuro e molto efficace. Se per voi queste parole sono puro e semplice arabo, forse è il caso di dare uno sguardo al video qui sotto che illustra in modo semplice ed intuitivo come queste batterie funzionano nella maggior parte delle automobili di questo tipo.
In parole povere comunque, le due scoperte cinesi apparentemente banali ma che hanno richiesto ricerche e tantissimi tentativi in studio e nella pratica sono fondamentali e potrebbero aver cambiato per sempre il modo in cui si effettua il riciclaggio di queste batterie. Una buona notizia, a patto che questa tecnologia diventi sempre più diffusa.