Dopo i nuovi incentivi rivolti agli acquirenti di veicoli elettrici, arriva una nuova misura a sostegno della mobilità a zero emissioni. Uno dei maggiori deterrenti all’acquisto di un’automobile elettrica è l’impossibilità di ricaricare il veicolo in autostrada: un impedimento notevole ai lunghi viaggi che scoraggia molti potenziali acquirenti. Pare, tuttavia, che questo problema sarà presto superato. Infatti, la commissione Bilancio della Camera ha dato il via a un altro emendamento che prevede l’installazione delle colonnine di ricarica in autostrada ogni 50 km.
Attualmente sono pochissimi i punti di ricarica in autostrada, costringendo i proprietari di veicoli elettrici a uscire dall’autostrada per recarsi presso una colonnina a ricarica rapida. Presto sarà finalmente possibile ricaricare le auto elettriche in autostrada con stazioni per il rifornimento di energia collocate ogni 50 km. “Purtroppo in questi anni sono stati installati pochissimi punti di ricarica e questo ci ha spinto a correre ai ripari fissando tempi certi e l’obbligo di affidare il compito a terzi in caso di inadempienza” ha precisato l’Onorevole Giuseppe Chiazzese.
Entro 60 giorni dall’approvazione della Legge di Bilancio, le concessionarie autostradali attive in Italia dovranno rendere note le specifiche delle colonnine che installeranno nella stazioni di rifornimento. Tutte le colonnine, infatti, dovranno avere una potenza superiore ai 22 kW: si parla dunque di colonnine Fast (come quelle installate presso i punti vendita Carrefour).
Le concessionarie autostradali dovranno installare i punti di ricarica entro 180 giorni, altrimenti saranno costrette a scegliere un operatore per l’installazione delle infrastrutture. “Il termine per l’installazione dei punti di ricarica di potenza elevata è di 180 giorni e nel caso i concessionari non provvedano, chiunque ne faccia richiesta si può candidare per installarle“, ha spiegato l’Onorevole Giuseppe Chiazzese.