Auto elettriche in Europa, può cambiare di nuovo tutto? Tavolo aperto, c’è già la data: cosa si deciderà

Le auto elettriche potrebbero subire un leggero stop verso la loro corsa inarrestabile. Presto partiranno le trattative tra le parti in Europa

L’industria automobilistica come sappiamo tutti benissimo è da tempo in ginocchio. Purtroppo la richiesta di auto elettriche è inferiore alle attese. Le Case automobilistiche hanno investito tantissimo in questo comparto ed ora si trovano a non ricevere il giusto ritorno economico. La situazione è critica e potrebbe addirittura peggiorare.

Auto elettriche in Europa, può cambiare di nuovo tutto? Tavolo aperto, c'è già la data: cosa si deciderà
Auto – Allaguida.it

L’Europa, infatti, impone determinati standard di emissioni già a partire da quest’anno, pena multe salatissime per i costruttori. Ciò si traduce nel fatto che le varie Case automobilistiche, per non ricevere sanzioni, saranno costrette a produrre ancora più auto elettriche a discapito di quelle endotermiche, che al momento però continuano ad essere quelle più richieste e quindi più vendute.

Cosa succederà in queste trattative

La situazione è molto intricata. L’Europa, che vuole arrivare al 2035 con in vendita solo auto ad emissioni zero non sembra arretrare di un solo millimetro. Verso fine 2024 però è stato fissato un dialogo strategico con l’industria automobilistica che si terrà il prossimo 30 gennaio. Ci sarà Ursula von de Leyen a gestire il tutto tenendo incontri con i vari componenti della filiera dell’industria dell’auto.

Auto elettriche in Europa, può cambiare di nuovo tutto? Tavolo aperto, c'è già la data: cosa si deciderà
Ursula von de Leyen (ANSA) – Allaguida.it

Si parlerà della transizione energetica, delle normative vigenti, della decarbonizzazione e tanto altro. Naturalmente, per il momento è difficile capire cosa ne verrà fuori. Sembra chiaro però che i costruttori proveranno ad avere delle deroghe sullo stop ai motori termici. Inoltre al centro del dibattito ci saranno anche i famosi dazi alla Cina. Una misura che sembra sempre di più non convincere. I cinesi, infatti, il più delle volte possono aggirarli grazie alle fabbriche acquistate in territorio europeo. Inoltre, il loro protezionismo potrebbe causare seri danni a quei colossi europei che hanno sempre visto nel mercato del Dragone una buona fonte di guadagno.

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