Un campione italiano di tennis non sembra apprezzare particolarmente le automobili elettriche e la transizione delle stesse.
Considerando quello che sta facendo con grande successo, è giusto parlare in abbondanza di Jannik Sinner, capace di portare l’Italia del tennis a un livello mai raggiunto fino ad ora. Un tempo, però, ci sono stati altri grandi giocatori italiani capaci di fare la differenza. Pensiamo ad Adriano Panatta, ad esempio, un ex tennista considerato fra i migliori italiani in assoluto. Nel 1976 è stato addirittura numero 4 del mondo, nell’era Open risulta essere inoltre il secondo tennista italiano più vittorioso (dopo Sinner).
Nel 1975, inoltre, è diventato il primo tennista italiano a qualificarsi per un’edizione delle finali di singolare maschile del Masters di fine anno. Nel ’76, migliore anno di carriera per lui, ha vinto gli Internazionali d’Italia e il Roland Garros.
Ha contribuito anche in maniera non poco alla prima storica vittoria della Nazionale italiana in Coppa Davis. Come se tutto questo non fosse già abbondantemente abbastanza, è stato l’unico giocatore al mondo a sconfiggere – e per ben due volte – il sei volte campione del Roland Garros Bjorn Borg.
Panatta, amore impossibile con le auto elettriche: le sue parole
Abbiamo brevemente parlato di Adriano Panatta e della sua straordinaria carriera nel giro del tennis mondiale. Non tutti sanno, però, che Panatta – oltre a essere stato una star mondiale dell’iconico sport della racchetta – ha da sempre una celeberrima passione per il mondo dei motori. Lo ha raccontato negli ultimi giorni ai microfoni della Gazzetta dello Sport, svelando alcuni retroscena sul suo passato di automobilista e sul presente e il futuro delle quattro ruote.
Parlando di aneddoti, in effetti, non è mancata un’opinione legata alla transizione elettrica che sta avvenendo in questi anni all’interno del settore dell’automotive. Ecco le sue parole su una vettura ibrido/elettrica che ha posseduto in passato: “Elettrico? Io ho avuto una ibrida/elettrica, una Lexus, che mi hanno rubato sotto un albergo a Roma, però non mi sono trovato bene, perché senza rumore non riesco a guidare la macchina”.
Insomma, per Adriano Panatta evidentemente appare davvero difficile adattarsi al cambiamento del tempo lato motori. Non è di certo l’unico, sopratutto in Italia, dove le vendite di automobili elettriche non vogliono proprio decollare. Un trend, quest’ultimo, che non riguarda solo il nostro Paese, quindi si tratta di una problematica tutt’altro che banale. Anzi, al contrario possiamo considerarla veramente molto rilevante sotto tantissimi punti di vista.