Il Parlamento Europeo ha dato l’ok definito all’accordo, raggiunto a livello di Unione europea lo scorso novembre, sullo stop ai veicoli inquinanti di nuova immatricolazione a partire dal 2035.
Una decisione che rende ancora più importante il concetto di mobilità sostenibile e che spingerà gli automobilisti a scegliere un’auto elettrica per spostarsi tutti i giorni.
Nonostante questo, però, gli italiani sono ancora frenati dall’autonomia troppo bassa e dai prezzi ancora troppo elevati tanto che secondo quanto raccolto da un’indagine di Aretè poco più di un intervistato su cinque (22%) afferma che la sua prossima vettura avrà alimentazione elettrica.
Auto elettriche, il pensiero degli italiani
Gli automobilisti italiani, dunque, si dicono pronti ad abbracciare l’elettrico ma sono ancora frenati. A non convincere in pieno i guidatori del Belpaese, infatti, sono spaventati dall’idea di acquistare una vettura elettrica, a patto che abbia un prezzo inferiore ai 30.000 euro.
Un miraggio per molti modelli che hanno ancora costi più elevati mentre il 44% è intenzionato concretamente ad affidarsi all’ibrido, in tutte le sue forme. Solo il 23% del campione sceglierà nuovamente un motore endotermico, di cui il 9% prediligerà il diesel.
C’è però chi è convinto tanto che il 63% di quanti dichiarano che la prossima vettura di proprietà sarà “alla spina” giustifica la decisione con ragioni economiche connesse ai risparmi che queste consentono sui costi di consumo, di carburante e di manutenzione del veicolo.
Un acquirente su tre, invece, sceglie l’e-car per ridurre l’impatto ambientale della propria mobilità.
Ma tra coloro che non sono ancora convinti delle auto elettriche non ci sono solo ragioni di natura economica, ma anche pratica.
Tra i motivi indicati da chi si dice ancora contrario all’acquisto il 47% teme che l’autonomia garantita dalle case costruttrici sia inferiore, mentre il 31% ritiene sia insoddisfacente la rete di ricarica disponibile sul territorio per soddisfare i bisogni di tutti.
Sono inoltre ancora pochi quelli che si dicono disposti a cambiare le proprie abitudini nella modalità di acquisto: il 68% continua infatti a volersi recare di persona in concessionaria per visionare da vicino il mezzo a cui è interessato, mentre solo l’11% potrebbe farlo esclusivamente online.