Auto elettriche, quali comprare con gli incentivi da poter ancora sfruttare nel 2023? Ecco svelate un paio di occasioni che potrete portarvi a casa senza troppe spese: allacciate le cinture
Piaccia o non piaccia ai puristi e ai cultori del motore a combustione interna, il settore dell’automobilismo ha iniziato la propria doverosa transizione verso l’elettrico. Sempre più stringenti le norme ambientali e le direttive anti-inquinamento: tutte le case produttrici europee e mondiali si stanno attrezzando verso il passaggio alle zero emissioni. Un passaggio necessario, ma non semplicissimo visti i costi di realizzazione ed il prezzo finale della vendita.
In Italia, in particolare, si fa ancora molta fatica nella transizione completa verso il full electric. Il nostro Paese è uno dei Paesi europei più arretrati ed obsoleti dal punto di vista del parco auto circolante. E questo si traduce in un rilento sensibile nella diffusione dei mezzi a zero emissione. Troppe ancora le incognite e le inefficienze tra i nostri confini, che non incoraggiano i compratori e gli indecisi all’acquisto di un veicolo al 100% elettrico.
Eppure, il prezzo delle auto elettriche usate è sceso in maniera corposa dopo il taglio al listino effettuato da Tesla ad inizio anno. E questo si è riverberato in tutto il mercato mondiale, con costi divenuti nuovamente vantaggiosi dal punto di vista della spesa finale. Soprattutto se si considera che il Governo italiano ha stanziato fondi importanti per gli incentivi e i bonus finalizzati all’acquisto di un’autovettura elettrica. Incentivi e bonus che potrebbero spronare voi (ultimi indecisi alla lettura) a comperare la vostra prima auto EV. Anche perché le super occasioni non mancano.
Incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica: tutto quello che c’è da sapere, prima di procedere in concessionaria
Massima attenzione dunque a quello che propone il mercato. E prima di procedere all’acquisto, diamo un’occhiata a tutto ciò che c’è da sapere sugli incentivi e i bonus stanziati dal Governo italiano per la compravendita di una vettura full electric. Ad oggi sono, infatti, disponibili due opzioni e saranno disponibili fino ad esaurimento fondi. Quali? In base al fatto che abbiate o meno un mezzo da ‘donare’ in rottamazione, l’Ecobonus può essere di conseguenza più o meno vantaggioso. E potrà aiutarvi di tanto o di poco a sforbiciare il costo finale della vostra nuova auto elettrica.
In breve, ecco un rapidissimo resoconto da tenere a mente se state valutando l’ipotesi di acquisto di un’auto elettrica grazie al sostegno dell’Ecobonus. Questi incentivi possono essere pari a 5.000 euro se rottamerete a margine un autoveicolo M1 che sia almeno Euro 6. Senza rottamazione, gli incentivi scendono a 3.000 euro, da scalare sempre sul prezzo di listino dell’auto che avete scelto di acquistare.
Tuttavia, prestate attenzione al limite di spesa fissato dalla normativa Ecobonus. Gli incentivi sopraelencati sono utilizzabili ed usufruibili solo se il prezzo di listino della vettura elettrica prescelta risulta pari o inferiore al valore totale di 35.000 euro. Una cifra da considerare esclusa da IVA, IPT e chiaramente messa in strada. Se si va a calcolare tutto, il prezzo massimo dunque può salire ad oltre 40.000 euro effettivi. Una fascia di acquisto comunque molto alta, se si tiene in mente il fatto che sono disponibili tante ottime auto elettriche a questo prezzo. Un prezzo che può divenire realmente abbordabile se si calcola anche gli incentivi riservati dell’Ecobonus, con o senza rottamazione di un precedente veicolo.
Le migliori auto da acquistare con gli incentivi: che occasione in casa Fiat
Chiaramente, non si può non partire da quello che le nostre case produttrici di riferimento hanno da offrire. È il caso di Fiat, che ormai ha avviato la sua totale transizione verso il full electric e i veicoli a zero emissioni. Una transizione avviata nel 2020, con l’introduzione di Fiat 500, disponibile sia nella versione Cabrio e 3+1. Il costo di listino parte dai 28.950 euro, una cifra che può essere ben limata e sforbiciata dagli incentivi ancora disponibili per l’acquisto di una vettura elettrica.
Italy’s best-selling EVs in May:
1. Tesla Model Y ????
2. Tesla Model 3 ????
3. Fiat 500e ????Source: @cleantechnica@teslaeurope @elonmusk pic.twitter.com/UBt472j9Md
— Dima Zeniuk (@DimaZeniuk) July 16, 2023
L’iconica city car piemontese è divenuta in pochissimo tempo un vero e proprio riferimento del mercato elettrico italiano ed europeo. Come mostrato dal tweet sopra riportato, la Fiat 500e è la terza auto elettrica più venduta nel nostro Paese (dati che vertono sul periodo di maggio 2023, ndr). E non c’è bisogno di dare troppe spiegazioni, soprattutto se consideriamo il look e lo stile come sempre senza tempo. Il propulsore è un motore a batteria da 95 cavalli di potenza, azionato da un comparto batterie da 23,65 kWh. Fiat assicura 190 chilometri di autonomia, ma per distanze e prestazioni di livello superiore è meglio optare per la versione motorizzata con una batteria da 43 kWh.
Italo-cinese e pronta a dire la sua: occhio anche a cosa propone DR
Una buonissima occasione può arrivare anche dal marchio italo-cinese DR Automobiles. La prima elettrica del marchio è la piccolissima DR 1.0 EV, che non bada troppo ai fronzoli e va dritto al punto. Il prezzo di partenza è di 26.900 euro, ma con l’Ecobonus è possibile dare una bella limata al costo finale di acquisto. Si tratta di una quattro posti extra-small, lunga poco più di tre metri e che costringe a più di qualche compromesso chi avrà intenzione di sedersi nel sedile posteriore.
Tuttavia, non male la motorizzazione che DR Automobiles ha riservato alla sua piccola 1.0 EV. A spingerla c’è un comparto batterie da 31 kWh, che garantisce una potenza di 61 cavalli e che può portare la vettura italo-cinese ad un’autonomia complessiva di 210 chilometri. Numeri di tutto rispetto, per una vettura entry level nel segmento delle city car elettriche al 100%. E che può comunque dire la sua, anche dinanzi ai modelli più attrezzati e blasonati.
È ancora lei una delle regine delle city car: Smart non tradisce mai, neanche in full electric
E se parliamo di city car più blasonate e attrezzate, il pensiero va facilmente a Smart. La versione full electric della celebre e rodata ForTwo è già una delle auto EV più vendute e apprezzate a livello mondiale. Disponibile anche in versione cabrio (dal prezzo decisamente più elevato, ndr), la piccola tedesca resta una delle regine indiscusse della categoria. Anche ora che il passaggio è ormai segnato verso le zero emissioni.
Dal punto di vista tecnico, la Smart EQ ForTwo è certamente una delle migliori soluzioni disponibili attualmente sul mercato. Il prezzo parte da 25.210 euro e può abbassarsi di parecchie migliaia se si sfruttano a dovere gli incentivi e i bonus stanziati dal Governo italiano per l’acquisto di una vettura elettrica. Il motore è affiancato da una batteria di 17,6 kWh e sprigiona una potenza di 82 cavalli. Non male, se si considera l’autonomia di 135 chilometri e la velocità lampo di ricarica: per un ciclo completo o quasi, basteranno all’incirca 40 minuti.
Renault non manca all’appello: la Twingo full electric farà al caso vostro?
Chiaramente, non può mancare all’appello Renault. La casa francese è stata una delle primissime case europee ad intraprendere il viaggio verso le zero emissioni con l’apprezzata Zoe. Eppure, l’accelerata è arrivata negli ultimi anni, con la versione full electric della consolidata Renault Twingo Electric. Questa parte dal prezzo finale di 24.050 euro ed è senza dubbio una delle soluzioni più convenienti da poter sfruttare attualmente sul mercato. Se sfrutterete gli incentivi statali, il costo può addirittura scendere al di sotto dei 20.000 euro.
E sia chiaro, non dovrete sottoporvi ad alcuna rinuncia. Renault Twingo Electric ha poco da invidiare alle altre rivali di categoria. Il motore è da 81 cavalli di potenza ed è coadiuvato da un comparto batterie da 22 kWh. Numeri di assoluto rispetto, che portano la piccola francese a poter percorrere 190 chilometri con un ciclo completo di ricarica. Chiaramente, sono disponibili più allestimenti e diversi gradi di motorizzazione, a patto che siate disposti a ricaricare il prezzo finale di acquisto.
Dacia si candida anche nel settore dell’elettrico: occhio alla piccola crossover da non farsi scappare
Infine, una buona occasione si può trovare anche in casa Dacia. L’azienda rumena è ormai diventata una delle più affidabili e rodate dal punto di vista del rapporto qualità-prezzo. E si candida a mantenere intatta la propria reputazione anche nel settore dell’elettrico. È questa la missione che è alle spalle di Dacia Spring, il crossover extra-small e compatto che fa l’occhiolino agli indecisi sull’EV con un prezzo davvero difficile da battere. Con e senza incentivi statali.
Il costo di partenza, infatti, è di appena 21.450 euro e, se sfrutterete appieno l’Ecobonus, riuscirete a farla vostra per una cifra pari o inferiore ai 17.000 euro totali. Le dotazioni di serie sono di tutto rispetto: motore elettrico da 45 cavalli di potenza ed un comparto batterie da 26,8 kWh. E l’autonomia? Oltre 230 chilometri con un ciclo completo di ricarica, almeno così assicura Dacia. Un’autonomia che, in caso di utilizzo urbano, può addirittura impennarsi a 305 chilometri.
Considerazioni finali: davvero conviene acquistare un’auto elettrica in Italia?
Di qui, sorge spontanea un’ultima domanda: oggi conviene davvero acquistare un’auto elettrica in Italia? La risposta è complessa e potrebbe essere non uguale per ciascuno dei compratori. Quello che resta certo è l’essere arretrato del nostro Paese, che sta compiendo passi da formica nella transizione verso il full electric. Il rincaro del mercato automobilistico si è riverberato anche nel settore delle auto EV, che però stanno vedendo il proprio prezzo calare dopo la sforbiciata imposta da Tesla ad inizio 2023.
Detto questo, non è un caso che gli eco-incentivi e i bonus stanziati dal Governo italiano per l’acquisto di un’auto al 100% elettrica sia ancora lontanissimo dall’essere esaurito. Cosa che, invece, non è accaduto per gli eco-incentivi e i bonus stanziati per l’acquisto di auto ibridi o parzialmente elettriche. Questo perché gli italiani continuano a preferire soluzioni quanto più possibili vicine a quelle tradizionali, per costo di manutenzione e soprattutto comodità di utilizzo.
Le vetture full electric portano con sé ancora tanti dubbi ed incognite da risolvere. Non solo la praticità quotidiana di dover ricaricare l’auto ad una colonnina (non sempre facile da trovare, ndr), ma anche la questione batterie. In caso di danno non è sempre possibile operare in maniera localizzata su quanto accaduto, ma bisogna sostituire in toto l’intero comparto batterie. E questo provoca un destino quasi scontato alla rottamazione, visto che il costo della riparazione è quasi pari a quello di acquisto dell’auto.
Un qualcosa che si riverbera anche nel prezzo elevato delle assicurazioni e che risale al blocco che le case produttrici impongono per l’accesso alle proprie batterie. Sia verso le compagnie assicurative, sia verso manutentori terzi. Per questo diventa impossibile stimare un vero e proprio danno in caso di incidente, provocando effetti paradossali come dover rottamare un’auto che, magari, ha solo rimediato un piccolo intoppo.