Auto elettriche, con questa innovazione dici addio ai problemi di batteria. E’ la chiave per la diffusione di questi modelli.
L’elettrico rappresenta il futuro dell’industria dei motori, obbligata a costruire una mobilità sempre più sostenibile e attenta all’ambiente. Nonostante la necessità di abbassare i livelli di inquinamento nell’aria metta sulla carta tutti d’accorso però la domanda di questo tipo di mezzi continua a non decollare. Parte del motivo sono certamente i costi di produzione elevati di questi mezzi, che si riflettono sui prezzi di listino e sul consumatore finale, frenando molti dall’acquisto di questi mezzi. Non è però l’unico fattore.
La durata della batteria rappresenta un grosso limite alla diffusione delle automobili elettriche. L’autonomia, sebbene siano stati fatti molti passi avanti in tal senso, continua ad essere piuttosto limitata, soprattutto viste anche le difficoltà nella ricarica. Le colonnine di ricarica non sono infatti diffuse come i normali distributori, soprattutto in determinate zone, e le tempistiche di ricarica sono ben più lunghe. Rimanere senza rifornimento durante il tragitto viene quindi da molti percepito con una certa preoccupazione.
Le cose però potrebbero presto cambiare. I lavori sul fronte delle batterie sono all’ordine del giorno, soprattutto in cina dove gli investimenti su questo tipo di modelli sono all’ordine del giorno. Un colosso potrebbe presto aprire una nuova frontiera su questo aspetto.
Auto elettriche, svolta sul fronte della batteria
Il colosso cinese BYD, ben noto anche nel nostro continente per avere conteso a Tesla il trono di maggiore produttore di auto elettriche al mondo, sta da tempo lavorando alle batterie allo stato solido. Come riportato dal portale e fatto trapelare dall’azienda, queste dovrebbero ufficialmente arrivare in versione demo tra il 2027 e il 2029, per poi venire commercializzate dal 2030. Attutalmente sono in corsi i test e i perfezionamenti per rendere questa tecnologia sicura e verificarne il funzionamento ai massimi livelli. Questa data è segnata dunque come un punto di svolta per l’azienda e per l’intero settore.
Le batterie allo stato solido sono infatti più longeve, resistenti, efficenti e semplici da caricare di quelle attualmente utilizzate. La loro diffusione metterebbe una seria pezza al problema della ricarica, e potrebbe dare una grandissima mano al processo di transizione energetica attualmente in difficoltà, soprattutto sul mercato europeo e statunitense, proprio per i motivi citati prima. Potrebbe anche essere un grande “boost” per BYD, ormai sempre più ai vertici dell’automobilismo mondiale