Quest’automobile elettrica spaventa varie autovetture a benzina e diesel: l’autonomia è veramente da record.
Si parla spesso di automobilielettriche in maniera non proprio lusinghiera, quantomeno dal punto di vista di alcuni temi che reggono il banco adesso e che sicuramente lo manterranno solido anche in futuro.
Pensiamo alle stazioni di ricarica non ancora sufficienti rispetto a quelle di servizio per le auto tradizionali, o l’autonomia di queste macchine a zero impatto ambientale; poi, certo, c’è anche da considerare l’affidabilità (specialmente dal punto di vista delle batterie).
Insomma, tutte queste ragioni portano a pensare che ci sia ancora molto lavoro da fare prima di parlare di definitiva transizione elettrica tanto in Europa quanto nel resto del mondo. Esiste un modello, però, capace di spaventare molte vetture a benzina e diesel dal punto di vista dell’autonomia: scopriamo quale.
Un’auto affidabile e dall’autonomia straordinaria: di quale stiamo parlando
L’automobile di cui vi stiamo parlando è la Polestar 3, macchina che ha dimostrato un’autonomia semplicemente sensazionale, quasi un unicum per il mercato delle automobili elettriche attuale, e tutto questo con una sola ricarica. Questo veicolo, prodotto dall’ominimo marchio svedese, ha percorso un totale di 531 chilometri in condizioni estremamente difficili e precarie in Norvegia. Per far capire di cosa stiamo parlando, pensate che il risultato della Polestar 3 è stato il secondo migliore mai ottenuto in questo test. L’auto in questione ha ottenuto il risultato più vicino alla sua autonomia dichiarata, che è di 561 chilometri, con soltanto una variazione del 5% rispetto alle sue cifre ufficiali.
Ma cosa rappresenta questo test? La Federazione Automobilistica Norvegese (NAF) e la rivista Motor organizzano il test di autonomia El Prix EV per capire qual è la distanza effettivamente percorsa dalle automobili elettriche con una singola carica (rispetto ai dati ufficiali delle aziende). Il test, effettuato rigorosamente d’inverno, viene condotto durante la stagione invernale norvegese e prevede una salita di 1.000 metri. Il percorso, quest’anno, è stato reso più ostico a causa delle condizioni stradali bagnate (anche se le temperature erano meno gelide rispetto agli anni precedenti).
Come precisato da Michael Lohscheller, CEO di Polestar, “stiamo sviluppando le nostre auto sopra il circolo polare artico in Svezia, quindi non è problematico un test del genere per noi”. Oltre a questa dichiarazione, ha espresso tutta la sua soddisfazione per un risultato che ha misurato il grande potenziale della Polestar 3. Un esempio per molte altre macchine a zero emissioni, e una nota decisamente positiva in vista del cambiamento dell’automobilismo mondiale nel 2035.