Le auto elettriche sono sempre più presenti nella vita di tutti i giorni: ecco, conti alla mano, quanto costa averne una e se si risparmia rispetto alle vetture endotermiche.
Viaggiare con un’auto elettrica sta diventando il sogno di molti automobilisti: merito delle nuove vetture a zero emissioni, sempre più performanti e ormai in grado di battersi ad armi pari con le auto endotermiche. A favorire la diffusione di questi veicoli, poi, ci ha pensato anche il Governo, con gli ecoincentivi per chi rottama la sua vecchia auto in favore di una green, così come l’Europa, pronta a mettere al bando le auto con motori “classici” – benzina e diesel – perché troppo inquinanti.
Si è scatenata così una corsa all’elettrico, che aumenterà ulteriormente nei prossimi anni, sia da parte delle case automobilistiche che ormai offrono almeno un modello a batteria nel proprio listino, sia da parte degli automobilisti, sempre più convinti da questo tipo di auto. Ma avere un’elettrica quanto costa? Ecco quanto si spende e se convengono rispetto alle endotermiche.
Auto elettriche, ecco quanto si spende
Possedere una vettura ha un costo; sia al momento dell’acquisto, ovviamente, sia nella sua gestione. A rivelare quanto pagano gli italiani ci ha pensato uno studio dell’Osservatorio Autopromotec calcolando che ogni anno si spendono 307 miliardi per le vetture. Dividendo il totale per il numero di auto circolanti in Italia, all’incirca 39 milioni di euro, si scopre che ogni autovettura costa circa 5.307,7 euro.
Fare una stima al centesimo su quanto sia possibile risparmiare scegliendo un’auto elettrica invece che una endotermica e viceversa è praticamente impossibile, ma scorporando le singole voci di spesa è possibile avere un’idea di massima sulle cifre. L’acquisto dell’auto, infatti, incide per il 22% sulla spesa totale, ossia 1.167 euro; il carburante (36%) 1.910; la manutenzione (21%) 1.114 euro l’anno, la tassa di circolazione (3%) 159 euro. Il prezzo delle auto elettriche è in genere superiore a quello delle macchine endotermiche, quindi in fase di acquisto bisogna considerare un investimento maggiore per comprare la vettura di circa il 30%, che porta l’esborso iniziale a circa 350 euro l’anno in più, passando da 1.167 a 1.517 euro all’anno. Allo stesso tempo, però, le automobili elettriche possono usufruire degli incentivi pubblici dell’Ecobonus auto, con un bonus di 3.000 euro per veicoli con un valore di mercato fino a 35.000 euro + IVA, più altri 2.000 euro in caso di rottamazione di una vettura di classe ambientale inferiore a Euro 5.
Rispetto alle auto tradizionali, poi, le vetture elettriche hanno prezzi più bassi in termini di costi di mantenimento riguardo le spese fisse come l’assicurazione RCA, il bollo auto, i parcheggi e il transito in città all’interno delle zone a traffico limitato. Molte compagnie assicurative offrono polizze RC Auto a tariffe scontate per chi possiede un’auto elettrica, con la possibilità di risparmiare anche il 10% sul costo della copertura obbligatoria per la responsabilità civile contro terzi. Quasi tutte le regioni italiane, poi, garantiscono anche l’esenzione quinquennale dal bollo auto, con la possibilità di iniziare a pagare la tassa automobilistica soltanto a partire dal sesto anno. Anche nell’utilizzo del veicolo elettrico si può ottenere un buon risparmio rispetto alle vetture endotermiche, tenendo conto che molti comuni italiani offrono la possibilità a chi guida un’auto elettrica di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu e accedere liberamente alle ZTL senza il pagamento della tariffa applicata dall’amministrazione locale.
Quindi togliendo le tasse di circolazione, che costano 159 euro in media, si ha già un risparmio, seppur minimo. Altro punto da considerare è la manutenzione dell’auto elettrica, una voce di spesa importante soprattutto per chi pensa di mantenere la macchina per molti anni e che incide per 1.114 euro l’anno. Se da un lato i veicoli elettrici hanno meno parti mobili in confronto a una macchina a combustione, dall’altro la batteria è un componente molto costoso e un’eventuale sostituzione potrebbe comportare una spesa davvero elevata. In generale, le auto elettriche sono meno soggette all’usura e tendenzialmente possono fornire un discreto risparmio sulle spese di manutenzione perché mancano tutte quelle operazioni di routine che un’auto “normale” deve compiere come il rabbocco dell’olio motore o la pulizia periodica degli iniettori, abbassando la spesa del 31%.
I consumi delle auto elettriche
Capitolo a parte, poi, merita al questione consumi, la voce per la quale si spende di più e vera grande differenza tra auto elettriche ed endotermiche. Anche in questo a fare la differenza sono le abitudini degli automobilisti che determinano se conviene o meno acquistare un modello a batteria o meno; come prima cosa bisogna analizzare i chilometri percorsi mediamente in un anno e poi valutare il da farsi.
Se, ad esempio, si percorrono circa 10.000 chilometri l’anno e principalmente in città, l’auto elettrica è la soluzione migliore. Questo perché è facile, nei centri abitati, trovare una colonnina o, in alternativa, tenersi una quantità sufficiente di carica per tornare a casa ma soprattutto perché in media con l’auto elettrica si spendono circa 752 euro l’anno – stimando un consumo energetico urbano 16 kWh/100 Km – mentre con un’auto a benzina di analoghe caratteristiche la spesa sale a una media di circa 1.923 euro producendo così un risparmio del 60%. Se invece i chilometri l’anno sono circa 15.000, divisi tra città ed autostrada, ecco che con l’auto elettrica si spendono circa 1.340 euro l’anno, mentre con l’auto a benzina circa 2.416 euro l’anno, per un risparmio del 44%.
Differente, invece, la questione se l’automobilista che deve scegliere percorre 30.000 chilometri su strade extraurbane: in questo caso, al netto della maggiore difficoltà a reperire una colonnina di ricarica in viaggio, con l’auto elettrica si spendono circa 3.102 euro l’anno – presupponendo un consumo energetico extraurbano di 22 kWh/100 Km), mentre con l’auto a benzina si arriva a circa 3.896 euro l’anno, con un risparmio del 20%. L’auto elettrica, quindi, conviene soprattutto a chi percorre pochi chilometri e soprattutto in città mentre non produce un vantaggio clamoroso per gli automobilisti che la usano per lavoro o soprattutto lontano dai centri urbani.