Auto danneggiata? C’è un trucco per salvare tutto senza riverniciarla

Riparare i danni alla carrozzeria della propria auto riverniciarla, riducendo così le spese, è possibile: ecco come fare.

La carrozzeria dell’auto è la parte che subisce i maggiori danni in caso di incidente, seppur di lieve entità: questa, infatti, è esposta quotidianamente al rischio di urti, ammaccature o graffi. A questo, poi, va aggiunta anche la possibilità che siano gli agenti atmosferici a colpirla, come nel caso della grandine, o d’estate il sole molto forte che a lungo andare può far sbiadire il colore della carrozzeria stessa.

I danni alla carrozzeria, quindi, sono una di quelle cose che ogni automobilista deve mettere in conto: spesso, però, al danno subito si aggiungono i costi per la riverniciatura del proprio veicolo, aumentando così la spesa prevista. Esiste un modo, però, per riparare il danno senza ricorrere alla riverniciatura: ecco come fare

Danni alla carrozzeria, il metodo per evitare di riverniciarla

Se fino a qualche anno a un’ammaccatura della carrozzeria dell’auto corrispondeva quasi sempre anche una riverniciatura, con conseguente aumento dei costi, adesso esiste una nuova tecnica a freddo che permette di riportare la carrozzeria all’antico splendore senza intervenire per forza sulla vernice. Utilizzando strumenti appositi come martelli a percussione controllata, bastoni in plastica o metallo e speciali ventose, infatti, il tecnico specializzato è oggi in grado di manipolare la lamiera dall’interno, senza danneggiare il rivestimento esterno.

Danni all'auto, ecco come fare per non riverniciarla
Danni all’auto, il metodo che fa risparmiare tempo e denaro (Gerald Oswald da Pixabay – Allaguida.it)

Questa tecnica di riparazione a freddo, chiamata anche levabolli o tirabolli si basa proprio sull’uso di strumenti che non danneggiano la carrozzeria dell’auto risultando quindi meno costosi e impiegando meno tempo per l’operazione. Inoltre, il processo di levabolli, poiché non richiede l’uso di stucchi, vernici o sostanze chimiche, risulta più ecologico e privo di emissioni nocive.

Tecnica di riparazione a freddo, su quali danni funziona

Tutto si basa sulla gestione della tensione superficiale della lamiera in quanto, in questi casi, diventa fondamentale non danneggiare ulteriormente la carrozzeria. Questo processo, però, si può applicare solo in presenza di danni superficiali, ossia che non hanno intaccato lo strato di vernice superiore apposto sulla macchina. Una volta identificate le aree da riparare, con l’utilizzo di attrezzi specifici, il tecnico può riuscire a manipolare la lamiera del veicolo, riportandola gradualmente alla sua forma originale mentre grazie all’ausilio delle ventose è possibile far “riuscire” parti ammaccate del veicolo esercitando una pressione uniforme all’esterno per far tornare la carrozzeria alle condizioni originali.

Questo metodo innovativo può rappresentare la soluzione ideale in caso di ammaccature o piccoli urti. Quello del levabolli, infatti, è un sistema che presuppone un danno superficiale all’automobile: l’esempio classico è quello di una carrozzeria danneggiata dalla grandine. In questo caso le ammaccature causate dai chicchi piovuti dal cielo, infatti, difficilmente arrivano in profondità e con questa tecnica è possibile far tornare la propria vettura alle condizioni originali senza doverla riverniciare per intero. Viceversa, invece, la tecnica di riparazione a freddo è meno efficace in situazioni in cui la vernice è stata danneggiata o scrostata.

Levabolli “fai da te”, come farlo in sicurezza

Esistono diverse officine specializzate in questa tecnica, ma se proprio non ci si vuole rivolgere a uno specialista, abbassando ulteriormente i costi del lavoro, sul mercato si possono trovare kit di levabolli “fai da te” che permettono ai proprietari di tentare la riparazione autonomamente. In questi casi, però, è necessaria tanta attenzione e una buona manualità per non aggravare il danno ed essere costretti poi a rivolgersi a un professionista.

Danni alla carrozzeria, la tecnica per ripararli fai da te
Danni alla carrozzeria, ecco come riparali da soli (Dariusz Sankowski da Pixabay – Allaguida.it)

Questi kit presenti in commercio offrono tutto il necessario per sistemare la propria auto e possono essere utilizzati più volte. Per prima cosa, è necessario pulire bene e asciugare l’area interessata dall’ammaccatura. Così facendo si toglieranno tutti i residui e si valuterà al meglio l’entità del danno. Una volta fatta questa operazione si può passare al lavoro vero e proprio caricando la pistola per colla liquida e facendola preriscaldare per circa 5 minuti. Nel frattempo si sceglie la guarnizione che si adatta meglio alla forma e alle dimensioni del danno e infine si spara la colla su quest’ultima applicandola sull’area da riparare. Una volta che la colla ha aderito per bene – di solito in un tempo dai 3 a i 5 minuti – si può attaccare il sollevatore di ammaccature facendo pressione attivando lo strumento fino a quando l’ammaccatura non è più visibile.

A questo è possibile staccare il tirabolli e rimuovere la guarnizione aiutandosi con acqua, detergente per auto e con le spatole presenti nel kit. Per rimuovere completamente la colla, è consigliabile applicare un prodotto specifico come un lucidante al silicone oppure la benzina. L’importante è rimuovere bene i residui in modo da non lasciare aloni sulla carrozzeria e non usare prodotti troppo aggressivi come l’alcool.

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