E’ stato presentato un disegno di legge volto a semplificare la gestione dei veicoli storici. Il ddl è stato concepito da Franco Rinaldi, vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito Democratico, e presentato all’Ars. Il progetto prevede la razionalizzazione del database che raccoglie le auto d’interesse storico e collezionistico, e la classificazione di tutti i dati in un apposito “Registro regionale dei veicoli di interesse storico”. L’ufficio competente avrà sede presso il Dipartimento regionale dei trasporti dell’Assessorato delle infrastrutture e della mobilità.
Questo provvedimento dovrebbe armonizzare la normativa e statalizzarla. Oggi, infatti, chi possiede un’auto d’epoca è obbligato a iscriversi all’ASI che sostanzialmente è un club privato. Solo così, è possibile vedersi concedere le agevolazioni fiscali che spettano a un oggetto d’arte qual’è l’auto storica.
Secondo Rinaldi “è profondamente ingiusto che il proprietario di un veicolo storico o di interesse storico-collezionistico debba obbligatoriamente aderire ad un Club privato, che di fatto va a sostituirsi ad un ufficio impositore pubblico rilasciando in regime di monopolio certificati di agevolazioni fiscali – ha dichiarato alla stampa il parlamentare – In questo senso ritengo necessario intervenire razionalizzando e semplificando gli adempimenti prescritti per la circolazione dei veicoli di interesse storico e collezionistico e dei veicoli d’epoca di proprietà o sui quali sussista diritto reale di godimento di persone fisiche o giuridiche che abbiano la residenza nella nostra regione”.
Il registro regionale riconoscerebbe da parte dello stato il valore di un’auto d’epoca, istituendo un database pubblico e trasparente.