Secondo un’analisi sull’apprezzamento delle auto cinesi in Italia, gli automobilisti siano sempre più propensi ad acquistare questi veicoli.
Le vetture prodotte dalle case automobilistiche cinesi continuano a guadagnare popolarità in diversi Paesi europei, tra cui anche l’Italia. A dimostrarlo un recente studio condotto dalla società di consulenza strategica Areté che ha voluto indagare proprio su quale sia l’opinione dei cittadini italiani sulle auto cinesi.
Da quanto emerso dall’analisi, ben sette automobilisti su dieci si sono detti pronti ad acquistare una vettura di un marchio cinese, ma solo se questa viene venduta ad un prezzo non eccessivo. Oltre ad una questione di prezzo, secondo le interviste, ci sarebbero anche altri motivi per cui gli italiani sarebbero disposti ad acquistare un veicolo cinese.
Le auto cinesi in Europa sembrano essere in espansione, tanto che secondo alcune statistiche potrebbero raggiungere nei prossimi anni una quota di mercato di oltre il 7% e sempre più costruttori del Paese del Dragone sono pronti ad arrivare nel Vecchio Continente, tra cui Changan che di recente ha annunciato il suo approdo.
In relazione alla popolarità dei veicoli cinesi, la società Areté ha condotto uno studio dal titolo “Cosa pensano gli italiani delle auto cinesi?”. Da quanto emerso, come riporta Repubblica, sembra che gli automobilisti del nostro Paese siano sempre più propensi all’acquisto di auto prodotte da marchi cinesi: ben sette su dieci del campione, il 68% in totale, hanno detto di essere pronti a comprarne una, ma a patto che il prezzo non sia superiore ai 30mila euro (89%). In particolare, i più predisposti sarebbero gli italiani tra i 31 e i 44 anni.
Oltre ai prezzi più vantaggiosi rispetto ad altri veicoli presenti sul mercato (35% degli italiani), sono altri i motivi che gli intervistati hanno indicato e per i quali sarebbero pronti ad acquistare una vettura cinese. Nel dettaglio, il 24% del campione ha motivato l’eventuale scelta per via delle tecnologie sempre più innovative di cui dispongono questi veicoli, mentre per il 22% la ragione dell’acquisto sarebbe legata all’affidabilità.
Soffermandosi sulle alimentazioni delle auto cinesi, solo il 24% degli intervistati del campione che si sono detti favorevoli all’acquisto punterebbe sull’elettrico, mentre il 27% sui motori endotermici e la restante parte preferirebbe l’ibrido.
Gli automobilisti che, invece, si sono detti contrari ad un eventuale passaggio ad un veicolo prodotto da costruttori del Paese del Dragone ha spiegato di non fidarsi dei materiali utilizzati dai marchi (30%) o di temere il post-vendita (25%) o, infine, perché ritiene che queste auto siano poco affidabili (23%).
Il presidente di Areté, Massimo Ghenzer, ha commentato lo studio spiegando che i marchi di auto cinesi si stanno facendo strada sul mercato europeo aumentando la loro reputazione e, proprio l’analisi, fa emergere come gli automobilisti italiani siano sempre più favorevoli ad acquistarne una, indipendentemente dall’alimentazione.