Il taglio delle auto blu, tra le quali non rientrano le cosiddette auto presidenziali, giudicate qualche anno fa troppe senza alcun motivo, era stato uno dei capisaldi dell’indignazione popolare cavalcata da alcuni partiti politici che avevano promesso il loro taglio con una drastica diminuzione del numero di veicoli circolanti.
Ma a qualche anno dai quei proclami il “taglio” a che punto è arrivato. A chiarire la situazione sono gli ultimi dati diffusi dal ministero della Pubblica Amministrazione che evidenziano come nel 2021 le auto blu in Italia circolanti erano 29.894, con un incremento del 12,3% (pari a 3.267 auto in più) rispetto all’anno precedente, quando la quota si è fermata a 26.627 unità. Numeri importanti pur tenendo conto del fatto che il numero medio delle autovetture registrate per amministrazione è sceso a 3,6 rispetto al 3,9 dell’anno precedente. La ragione di questa decrescita si spiega considerando che all’ultimo censimento sulle auto di servizio proposto dal ministro Renato Brunetta, hanno risposto l’80% degli enti (8.142 pubbliche amministrazioni), il 21,6% in più rispetto alla rilevazione precedente.
Ma chi usufruisce in particolare delle auto blu? In testa ci sono i Comuni che possono contare su 11.517 auto di servizio a loro disposizione per una quota del 39% sul volume complessivo. Segue il mondo della sanità pubblica con 8.179 auto in uso (il 27% del totale), mentre percentuali più basse interessano i comuni capoluogo con l’8%, le Regioni e le province autonome con il 5% e le province con il 3%. Seguono e le Amministrazioni dello Stato, gli Enti pubblici nazionali, le città metropolitane, le Università con l’1%.
Spostando il focus sulla modalità di utilizzo, invece, la percentuale delle auto in uso a uno o più servizi senza autista rappresenta il 92% del parco auto, mentre l’8% pari a 2.432 unità risulta invece essere ad uso esclusivo con senza autista mentre il 73% del totale (pari a 21.913 esemplari) sono auto di proprietà dello Stato o degli enti, mentre quelle a noleggio con o senza conducente rappresentano il 25% del totale. Minima la quota di vetture in leasing o comodato d’uso pari al 2% per 642 unità.