[didascalia fornitore=”Thornley Kelham Ltd.”]Foto Thornley Kelham Ltd | Ashley Border[/didascalia]
La storia delle auto è costellata di modelli mitici, entrati nell’immaginario collettivo per le proprie prestazioni, per le caratteristiche uniche o per aver rappresentato un determinato periodo storico. Tra queste c’è sicuramente l’Alfa Romeo 6C 1750 SS, l’auto che Benito Mussolini acquistò per 60mila Lire e consegnata il 13 gennaio del 1930. A distanza di 90 anni c’è chi ha deciso di riportarla in vista; a curare il restauro della storica vettura, infatti, sarà il restauratore inglese Thornley Kelham, già famoso per aver rimesso a nuovo alcuni modelli che avevano alle spalle parecchie primavere.
L’auto di Mussolini torna in vita
[didascalia fornitore=”Foto Thornley Kelham Ltd”]Foto Thornley Kelham Ltd | Ashley Border[/didascalia]
Un’auto, l’Alfa Romeo 6C 1750 SS, che rappresenta una delle vetture più importanti dell’epoca, capace di vincere Mille Miglia del 1929 e considerata da molti come uno dei mezzi meglio riusciti nella storia del Biscione. Presentata al Salone dell’Automobile di Milano, nel 1929, il più potente 6C 1750 fu introdotto a Roma. L’auto presentava una velocità massima di ben 153 km/h, un telaio progettato per flettersi e superfici ondulate, nonché uno sterzo molto sensibile. Il modello base si presentava con una singola camma in testa mentre le versioni Super Sport e Gran Sport avevano un doppio motore a camme in testa. Mussolini, che vedeva nel marchio Alfa Romeo la massima espressione automobilistica italiana, era solito guidarla tanto da prendere parte, insieme a lei, il primo auto-raduno sulla sezione Roma-Ostia, il 29 aprile 1931.
Alla fine degli anni’30, poi, dopo essere stata modificata con l’alleggerimento della carrozzeria, venne spedita in Eritrea – all’epoca colonia italiana – per prendere parte alle corse automobilistiche dell’epoca come la Coppa di Natale o la Coppa Governatore. Dopo averne perso le tracce per un po’ d’anni, l’auto è ricomparsa negli Stati Uniti dotata di una griglia non originale ma con ancora il telaio, l’asse posteriore e il cambio originali. Il nuovo proprietario dell’auto ha affidato al team di Thornley Kelham il compito di riportare all’aspetto originale dell’auto e si stima che, una volta completato il restauro, la vettura che fu di Benito Mussolini posso raggiungere un valore superiore ai 2 milioni di euro.