Nonostante la pioggia di incentivi in arrivo a favore dei veicoli elettrici, la Manovra 2021 non risolve il problema della tassazione del “fringe benefit“, ovvero “beneficio accessorio”, di chi possiede un’auto aziendale. Contrariamente a quanto ci si aspettava dalla nuova Legge di Bilancio per il 2021, ci sarà un ulteriore rialzo della tassazione per questa categoria di automobili a carico dei lavoratori.
Le auto aziendali, che appartengono alla cosiddetta categoria dei “fringe benefit”, corrispondono a un emolumento riportato in busta paga, in aggiunta alla retribuzione. In quanto tali, le auto aziendali prevedono una tassa a carico del lavoratore. Ma come viene calcolata? Ogni anno l’Aci fissa un costo chilometrico a seconda del modello, che viene poi attribuito al lavoratore in percentuale, rispetto a quanto l’auto viene utilizzata per uso privato. In sostanza, la percentuale indica quanti chilometri vengono percorsi durante l’anno con quel veicolo per motivi personali e dunque sottoponibili a tassazione.
Fino al 1 luglio 2020, la tassa a carico del dipendente era del 30%. Successivamente la tassa ha subito alcune variazioni in base alle emissioni di anidride carbonica, con una riduzione al 25% per le auto con CO2 fra 0 e 60 g/km, invariabile al 30% per quelle con CO2 fra 61 e 160 g/km, e un rialzo al 40% per quelle fra 161 e 190 g/km e al 50% per quelle con più di 190 g/km.
Con il nuovo anno, le variabili subiranno ulteriori cambiamenti, con un rialzo dal 40% al 50% per le automobili con emissioni fra 161 e 190 g/km, mentre quelle con più di 190 g/km, che attualmente sono tassate al 50%, subiranno un rialzo al 60%. La quota di imponibile rimane invece invariata per le auto nelle prime due fasce.
Ma non è tutto: dal 1° gennaio scatta la procedura di omologazione europea Wltp, che prevede una serie di test su consumi ed emissioni più vicini all’uso reale rispetto alla precedente Nedc. Dal momento che i test introdotti con la Wltp faranno aumentare le emissioni di anidride carbonica, è probabile che diverse automobili passeranno di categoria da un giorno all’altro, con un possibile aumento della tassazione.