Dopo avervi mostrato le cinque migliori sportive italiane anni 80 facciamo un passo indietro nella storia di un altro decennio per scoprire quelle anni 70.
Il decennio 1970-1979 è stato segnato da passi avanti non indifferenti in ogni campo, debutta ad esempio la televisione a colori in Italia, nascono la discomusic e le prime discoteche, inoltre nascono i primi computer.
Il mondo dell’auto nel Bel Paese è nel periodo migliore per le sportive griffate da marchi come Abarth, Lancia HF oppure Alfa Romeo.
Andiamo ora a scoprire la Top 5 delle sportive italiane anni 70 che secondo noi hanno fatto emozionare maggiormente gli amanti dell’epoca, giovani e meno giovani.
Alfa Romeo Giulia GT
L’Alfa Romeo Giulia GT (denominazione che stava per “Gran Turismo) era la versione sportiva della berlina Giulia e fu il primo modello coupé ad essere costruito nel nuovo stabilimento Alfa Romeo ad Arese.
Fu in produzione dal 1963 al 1976 e con la carrozzeria disegnata dalla mano di Giorgetto Giugiaro, per conto della Bertone, divenne in poco tempo una delle vetture più amate e desiderate del periodo.
Il passo accorciato e la disposizione motore e cambio anteriore con trazione posteriore aumentava il piacere di guida rispetto alla sorella Giulia berlina.
Nelle varie serie furono prodotte la Sprint GT, la GT Junior, la GT Veloce e la GTC (Gran Turismo Cabriolet).
Il motore più diffuso sulle Giulia GT era un quattro cilindri bialbero da 1.6 litri di cilindrata che nella Sprint GT Veloce era stato dotato di due carburatori doppio corpo ed erogava 109 cavalli di potenza.
Più avanti venne introdotto un 1.3 litri da 89 cavalli, riservato alla GT Junior. La più potente fu la GTV (Gran Turismo Veloce), spinta da un quattro cilindri 2 litri di cilindrata capace di erogare la bellezza di 150 cavalli.
Alfa Romeo Montreal
Vettura dal prezzo elevato (ben 5.700.000 lire) ma che ha fatto sognare tanti appassionati, italiani e non, è l’Alfa Romeo Montreal, sportiva stradale due posti più due prodotta dal Costruttore milanese dal 1970 al 1977.
Sotto il cofano anteriore un esuberante V8 da 2.6 litri di cilindrata dotato di cambio manuale a 5 marce ZF invertito, il meglio all’epoca.
Il differenziale derivava dalle 2000 GT e Spider ed era stato modificato per resistere alla potenza dell’otto cilindri che erogava 200 cavalli a 6500 giri e 240 newtonmetro di coppia a 4750 giri.
Le prestazioni erano elevate: la velocità massima dichiarata era pari a 224 chilometri orari mentre l’accelerazione da 0 a 100 avveniva in 7 secondi.
Autobianchi A112 Abarth
Tra le sportive anni 70 non poteva mancare ovviamente la versione più sportiva della piccola utilitaria Autobianchi. Stiamo parlando dell’A112 Abarth, prodotta dal 1971 al 1985.
Nata da un’idea di Carlo Abarth per realizzare un avversaria della Mini Cooper, l’A112 venne realizzata varie versioni.
Le modifiche al propulsore da 903 centimetri cubici furono pesanti.
Innanzitutto vennero adottati pistoni stampati, venne allungata la corsa ed innalzato il rapporto di compressione a 10:1, vennero riprogettati l’albero a camme e le sedi delle valvole, venne studiato un nuovo albero motore in acciaio nitrurato ed un impianto di scarico specifico, oltre ad un carburatore doppio corpo.
Tutto questo portò ad una cilindrata di 982 centimetri cubici e ad una potenza di oltre 60 cavalli in fase di studio, limitata a 58 cavalli per rientrare negli standard di affidabilità ed elasticità.
Fu potenziato anche l’impianto frenante con pinze anteriori maggiorate ed installazione di un servofreno.
L’A112 Abarth 58HP raggiungeva una velocità massima di 150 chilometri orari.
Con la terza serie del 1975 fece il suo debutto sul mercato la versione 70HP che era appunto dotata di 70 cavalli e superava i 160 chilometri orari.
Fiat 124 Abarth
La Fiat 124 Sport Spider è una cabriolet due posti più due prodotta dalla Casa torinese dal 1966 al 1985.
La versione che più entusiasmò gli appassionati fu la 124 Abarth Rally che si caratterizzava per il retrotreno a ruote indipendenti che tra gli optional poteva essere equipaggiato pure con il differenziale autobloccante, di serie il tetto rigido.
La 124 Abarth Rally nacque principalmente per partecipare ai rally dove era favorita grazie al passo corto ed al motore bialbero da 1.8 litri di cilindrata appositamente modificato.
Tra le modifiche sono da segnalare i carburatori doppio corpo IDF 44 con venturi da 36 millimetri, l’impianto di scarico con collettori tubolari 4-2-1 e la fasatura specifica degli assi a camme.
La versione stradale fece il suo debutto sul mercato nel 1973 e venne costruita in 900 esemplari, spinti appunto dal bialbero da 1756 centimetri cubici dalla potenza di 128 cavalli.
Lancia Fulvia Coupé HF
La Lancia Fulvia Coupé HF vinse il titolo campionato internazionale costruttori nel 1972 ed era la versione da rally della Fulvia Coupé, berlinetta sportiva due posti più due derivata dalla poco fortunata berlina.
Ha fatto il suo debutto sul mercato nel 1965 e fin da subito ha ottenuto un grande successo grazie alla linea indovinata disegnata dalla mano di Piero Castagnero.
Al momento del lancio sotto il cofano vi era un quattro cilindri a V da 1.2 litri di cilindrata e 80 cavalli di potenza con due carburatori a doppio corpo Solex, abbinato ad un cambio a 4 marce consentiva prestazioni davvero niente male, facilitate dal peso contenuto a 950 chilogrammi.
La velocità massima era di 160 chilometri orari.
Nel 1966 fece il suo debutto sul mercato la versione HF con potenziamento a 88 cavalli ed alleggerimento di alcune parti della carrozzeria.
Da questa versione nacque la HF Rallye 1.3 che ottenne molto successo nelle competizioni. Arrivò nel 1968 la HF fanalone di serie, spinta dal 1.3 della HF potenziato a 143 cavalli e dotato di radiatore olio.