Bombe d’acqua e alluvioni sono ormai consuetudine. In frangenti del genere i danni all’auto possono essere ingenti. Ecco come risolverli.
Riscaldamento globale, o cambiamento climatico che dir si voglia, una cosa è certa. Ormai si passa dal caldo africano, alle piogge torrenziali, con un’incredibile rapidità. Senza preavviso si viene investiti da fenomeni estremi che, in egual misura possono comportare danneggiamenti gravi a cose, persone ed edifici.
Vittime quasi scontate in caso di flussi di acqua particolarmente copiosi sono le automobili, che, se sono parcheggiate in esterno possono rischiare di essere trascinate via dalla corrente o magari essere invase da fanghiglia, se, inavvertitamente o in maniera sprovveduta erano stati lasciati aperti i finestrini.
Alluvione, come portare in salvo un’auto
Temporali violenti, grandinate e tornado fino a poco tempo fa era notizie provenienti dai Paesi tropicali ed invece, piano piano sono diventati storia comune anche dell’occidente e dell’Italia in particolare. Sebbene ancora qualcuno dimostri scetticismo e non sia per nulla convinto che ci si trovi davanti ad una modifica epocale del meteo, i dati di fatti ci dimostrano il contrario. Con una frequenza sempre più crescente, regioni, parti di esse, o anche solo città, vengono investiti da fenomeni di brevissima durata, ma dall’esito devastante.
La domanda a cui proveremo a rispondere qui, è cosa si può fare per rimediare all’afflusso di fanghiglia, acqua e detriti vari portati nelle macchine. La prima buona notizia è che non necessariamente è tutto da buttare via.
Quindi il primo passo da compiere è quello su stessi. Il panico non aiuta, per cui per poter operare con lucidità e salvare la propria vettura bisogna cercare di operare con il massimo della calma.
In secondo luogo è necessario osservare con attenzione ogni parte del veicolo, per tentare di capire quanto importante sia il danno. Ad esempio, se c’è stata un’invasione dell’abitacolo, è probabile che siano state colpite le centraline elettriche, o altre componenti particolarmente delicate. Va da sé che se l’acqua presente è tanta, anche le parti rovinate saranno numerose.
Uno degli elementi da tenere d’occhio è il motore, il più sensibile in questo senso, in quanto basta poco che si bagni il tubo di aspirazioni provocando noie irreparabili. Se si ha dubbi in questo senso, è bene non improvvisarsi tecnici, né tantomeno accendere la vettura, ma chiamare un carroattrezzi e farla portare in officina per un controllo approfondito.
Per capirci meglio, il livello d’allarme comincia ad essere elevato se l’acqua arriva all’altezza del pavimento del cockpit. A quel punto è probabile che siano saltate la centralina, a rischio ossidazione, e la batteria, senza dimenticare i vari sensori dell’impianto elettrico che, se collegati a funzioni vitali, possono comportare una spesa molto alta per la loro sostituzione.
Per concludere, decisamente meno costosa è la sistemazione della tappezzeria rovinata dal maltempo, tuttavia il materiale confluito potrebbe portare alla formazione di muffe, pericolose, e cattivi odori. Di conseguenza, pure qui sarà bene affidarsi ad un esperto il quale, dopo aver analizzato ogni angolo dell’abitacolo, potrà dare un consiglio utile sul da farsi.