Audi costretta ad una drastica decisione, è la fine di un’era. Che mazzata. Brutto colpo per tutto l’automotive europeo.
La transizione elettrica si sta rivelando più complicata del previsto per le aziende europee. La domanda delle auto a batteria fatica a decollare e, seppur in crescita, non riesce ancora ad avere la diffusione auspicata da aziende ed istituzioni. I costi più elevati dei modelli elettrici e i limiti legati all’autonomia e alle lunghe tempistiche di ricarica sono un disincentivo non da poco per i potenziali clienti, senza considerare l’incertezza normativa legata alla decisione dell’Unione Europea di fermare la produzione di auto a diesel e benzina entro il 2035, che da più parti chiedono di modificare e che è ancora al centro delle discussioni. A questo si aggiunge la spietata concorrenza dei modelli low cost che arrivano dalla Cina e che stanno avendo sempre più successo anche in Europa.
Il risultato è che molte aziende sono in grande difficoltà, alla ricerca di un delicato equilibrio tra gli investimenti necessari sul fronte dell’elettrico e le potenziali perdite su questo fronte vista l’assenza della domanda che potrebbero mettere in difficoltà i bilanci. Le risorse devono essere ottimizzate il più possibile, e i costi mantenuti in equilibrio. Per questo molte case automobilistiche sono state costrette a decisioni drastiche.
Audi, chiude lo storico stabilimento di Bruxelles
Anche un colosso come Audi ha dovuto prendere decisioni dolorose. Il gigante tedesco è uno dei marchi più apprezzati del continente, rinomato per la qualità dei suoi veicoli e la loro affidabilità. Anche la casa di Ingolstadt ha investito molto sul fronte dell’elettrico, ma adesso deve fare i conti con una spiacevole notizia.
Lo storico stabilimento a Bruxelles dell’azienda il prossimo 28 febbraio chiuderà i battenti. Questa fabbrica era la casa dell’Audi q8 e-tron, SUV elettrico della casa che si appresta ad uscire di produzione dopo aver venduto meno di quanto auspicato. Una pessima notizia certamente per i 3000 lavoratori dell’azienda, che potranno comunque beneficiare dopo l’accordo con Audi di un piano di sostegno che prevede un bonus aziendale, altre misure e trattamenti speciali per i dipendenti over 60. Ma un brutto segnale per tutto l’automotive europeo, che ha vissuto un periodo di grandissime difficoltà e deve trovare il modo, in questo 2025, di rilanciarsi e trovare la chiave per invertire la tendenza di questi mesi.