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Audi skysphere concept, il roadster elettrico da 632 CV

Audi skysphere concept è un’innovativo prototipo elettrico con carrozzeria roadster nato per interpretare la mobilità del futuro nel segmento di lusso offrendo agli utenti un’inedita esperienza di bordo.

Prima di una nuova famiglia di tre prototipi, la roadster a elettroni può contare sull’interasse variabile. Un’avanguardistica tecnologia che, in abbinamento alla guida autonoma di Livello 4, permette la convivenza di due anime: da GT e da sportiva pura.

Alla sterzata integrale e alla gestione attiva predittiva dell’assetto si accompagnano la potenza massima di 632 CV e un nuovo approccio stilistico dall’interno verso l’esterno, volto a definire in primis le linee e le caratteristiche dello spazio attorno ai passeggeri e solo in un secondo momento le forme della carrozzeria. L’auto diventa un terzo spazio abitativo: un “experience device”.

Due configurazioni di guida

Per garantire ai passeggeri libertà sinora sconosciute, Audi skysphere concept prevede due configurazioni di guida. Granturismo e Sport. Una caratteristica resa possibile dal passo variabile.

Gli ingombri ridotti della propulsione elettrica e la raffinata meccanizzazione della struttura, con i componenti della carrozzeria e della scocca scorrevoli, consentono di variare l’interasse e la lunghezza esterna dell’auto di ben 250 millimetri. Allo stesso tempo, l’altezza da terra è regolabile di 10 millimetri.

Il conducente, premendo un pulsante, sceglie l’esperienza di guida desiderata. Optando per il passo ridotto, guida la roadster elettrica dei quattro anelli in configurazione Sport, con una lunghezza del corpo vettura di 4,94 metri.

La sterzata integrale garantisce un’eccellente agilità nonostante le generose dimensioni dell’auto.

Alternativamente, il setup Granturismo porta lo sviluppo longitudinale della roadster a 5,19 metri e prevede la guida autonoma, ampio spazio per le gambe e un ecosistema digitale perfettamente integrato.

Il volante e i pedali sono a scomparsa; l’abitabilità di Audi skysphere concept è il nuovo riferimento tra le vetture sportive en plein air.

Audi skysphere è ispirata alla leggendaria Horch 853

Audi skysphere concept debutterà pubblicamente il 13 agosto 2021 in occasione della Monterey Car Week a Pebble Beach, in California.

La roadster elettrica dei quattro anelli “giocherà in casa”, in quanto concepita presso l’Audi Design Center di Malibu, a due passi dalla Pacific Coast Highway, la celebre strada costiera che collega Los Angeles alla California settentrionale.

Il Responsabile dell’Audi Design Center Gael Buzyn e il suo team ne sono gli artefici. Fonte d’ispirazione è una leggendaria vettura d’epoca, pietra miliare della storia Audi: la Horch 853.

Anch’essa lunga 5,20 metri, la cabriolet di rappresentanza degli anni Trenta non solo ha ridefinito il concetto di lusso del periodo tra le due Guerre, ma più recentemente, nel 2009, ha anche vinto il Concorso d’Eleganza di Pebble Beach.

Le linee della Horch 853, caratterizzate da un abitacolo relativamente compatto e da un cofano dal generoso sviluppo longitudinale, hanno ispirato le dimensioni e le proporzioni di Audi skysphere concept. Radicalmente diversa l’impostazione meccanica.

L’antenata adotta un maestoso 8 cilindri in linea di 5 litri, mentre la show car dei quattro anelli si affida a un propulsore a elettroni.

Tra l’assale anteriore e il parabrezza, anziché un motore tradizionale, trovano collocazione molteplici componenti dedicati alla propulsione elettrica, in primis l’on-board charger, oltre ai servomotori, all’elettronica e ai componenti meccanici per la gestione del passo variabile.

Senza dimenticare un ampio vano in grado di accogliere due sacche da golf dedicate.

Ben 632 CV per Audi skysphere concept

Audi skysphere concept adotta un motore elettrico, collocato al retrotreno, in grado di erogare 632 CV e 750 Nm di coppia.

Il peso della vettura, circa 1.800 chilogrammi, è ripartito al 60% al posteriore e al 40% all’anteriore. Forte della trazione posteriore, la roadster a elettroni scatta da 0 a 100 km/h in 4 secondi.

I moduli batteria di Audi skysphere concept sono posizionati principalmente alle spalle dell’abitacolo, sebbene alcuni di essi si trovino all’interno del tunnel tra i sedili, a vantaggio del bilanciamento delle masse. L’accumulatore ha una capacità di oltre 80 kWh e garantisce un’autonomia di oltre 500 chilometri WLTP.

Guida autonoma di Livello 4 e abitacolo Art Deco

Grazie a tre inedite show car, Audi skysphere, “regina” di Pebble Beach, cui seguiranno Audi grandsphere e Audi urbansphere, accomunate dalla straordinaria libertà stilistica garantita dalla propulsione elettrica e dalla guida autonoma di Livello 4, il Brand anticipa il design dei futuri modelli dei quattro anelli seguendo per la prima volta una strategia di sviluppo stilistico dall’interno verso l’esterno.

Definendo in primis le linee e le caratteristiche dello spazio attorno ai passeggeri, identificato come “sfera” (sphere in inglese) delle loro esigenze, e solo in un secondo momento le forme della carrozzeria.

La guida autonoma di Livello 4 comporta che, in determinate condizioni, il conducente possa delegare la gestione dell’auto alla vettura stessa.

Frangenti nei quali volante e pedaliera scompaiono garantendo agli occupanti nuove forme di libertà. Privo di elementi di comando, l’abitacolo si presenta come uno spazio ispirato all’universo Art Deco.

L’eleganza tipica di un mobile di design caratterizza i sedili rivestiti in microfibra realizzata mediante materiali riciclati.

Le sedute, a collocazione variabile all’interno dell’abitacolo, offrono una libertà di movimento in linea con la prima classe di un aereo. Il legno di eucalipto ecologicamente certificato e la similpelle sintetica costituiscono gli ulteriori materiali utilizzati all’interno della “sfera”.

Con le concept Audi skysphere, Audi grandsphere e, nel 2022, Audi urbansphere, il Brand interpreta la mobilità del futuro nel segmento di lusso.

Una “vision” che apre a un mondo d’esperienze in grado di spingersi ben oltre il semplice viaggio grazie a elementi cardine quali il layout variabile dell’abitacolo, la straordinaria ampiezza della cellula passeggeri e la possibilità di attingere a un’offerta d’infotainment sinora sconosciuta.

Riccardo Mantica

Nell’editoria online dal 2001 quando scrivere per il web era una chimera. Pubblicista dal 2005, blogger per caso nel 2010, ha vissuto l’avvento del web 2.0 e dei social network condividendone gioie e dolori. Le passioni coltivate negli anni per sport, motori e tecnologia sfociano oggi anche nel panorama della mobilità sostenibile. Il motto preferito? Guardare sempre avanti senza dimenticare il passato. Stay tuned!

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