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Prima di ammirare Audi A9 su strada, passerà ancora del tempo (2017?). Per avere un’anteprima, invece, di come sarà, Audi Prologue concept ci fornisce i giusti indizi al Salone di Los Angeles 2014. Si candida a diventare l’ammiraglia-coupé del marchio di Ingolstadt, ma soprattutto propone un nuovo linguaggio stilistico, quello sviluppato dal nuovo capo del design Marc Lichte. Delle Audi si è spesso detto (a ragione) che la calandra single frame necessitasse di una profonda rivisitazione. Troppo simile tra una generazione e l’altra dello stesso modello.
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Ecco, Audi Prologue concept sviluppa una nuova idea di come dev’essere l’elemento chiave delle Audi. Un diamante dai contorni netti e marcati, linee spigolose che esaltano la sportività di un anteriore imponente, considerata anche la lunghezza di 5 metri e 10 centimetri della Audi A9 concept. Andrà a rivaleggiare direttamente con Mercedes Classe S coupé, rappresentando il completamento dell’offerta nel segmento delle ammiraglie, già assicurato con la Audi A8. Cofano motore teso, nervature che portano ai montanti, una linea di cintura alta e vetrature ridotte: sono questi alcuni dei tratti tipici della Prologue.
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La coda, invece, offre una soluzione filante pur conservando un look imponente, con “spalle” ben evidenti e un volume del bagagliaio con poche e semplici linee, a sviluppo orizzontale.
la futura Audi A9 nascerà sul pianale Mlb, lo stesso della Porsche Cayenne, della prossima generazione di Audi Q7 (attesa al debutto al salone di Detroit 2015) nonché del suv Bentley.
Quanto alle motorizzazioni, il concept esposto a Los Angeles monta un otto cilindri a V, da 4 litri di cilindrata, con doppia sovralimentazione, capace di 605 cavalli e 750 Nm di coppia massima. I consumi sono di 8.6 litri/100 km, mentre le prestazioni consentono uno 0-100 in 3″7, numeri da supersportiva di razza. A completare la scheda tecnica ci pensano la trazione integrale Quattro, il cambio automatico Tiptronic 8 marce, le quattro ruote sterzanti, sospensioni ad aria e impianto frenante carboceramico.
Interessante, poi, la soluzione mild hybrid, con un impianto elettrico a 48 volt, in grado di recuperare fino a 12 kw di energia dispersa in frenata: sarà presto integrato sulla produzione Audi.
Ultima chicca riguarda gli interni, perché i quattro passeggeri verranno riconosciuti dall’auto, grazie a un sistema che si interfaccia con gli smartphone e riceve per ciascuno le impostazioni preferite relativamente a posizione del sedile e climatizzazione.