Da casa Audi è arrivata una notizia che fa tremare il mondo delle quattro ruote, e che riguarda tutti i marchi automobilistici.
Uno dei marchi automobilistici più famosi al mondo è quello dell’Audi, che da sempre produce veicoli di alto livello, molto apprezzati dagli appassionati. La casa di Ingolstadt, che nel 2026 entrerà in F1 con una propria power unit, punta molto sull’elettrico, ed ha iniziato da alcuni anni la conversione della produzione, anche se i veicoli con motore a combustione vengono ancora prodotti.
L’Audi è un colosso mondiale, ma anche lei non se la passa alla grande come in passato, a causa della terribile crisi del settore automotive. Proprio dalla bocca di un dirigente di alto livello è arrivato un vero e proprio annuncio di allarme, che non può non preoccupare. Ecco cosa rischia il settore delle quattro ruote, che già adesso è ai minimi termini per produzione e vendita.
Audi, adesso il pericolo è di quelli seri
Un serio problema che riguarda il mondo dell’automotive è stato ampliato dalle parole di un dirigente del marchio Audi, e ci stiamo riferendo alla crisi dei microchip, di componenti e di semiconduttori. Questo guaio si era evidenziato già qualche anno fa, ed ha causato ulteriori ritardi nella produzione dei veicoli e nelle consegne.
All’inizio del 2022, la casa di Ingolstadt e la Volkswagen, erano state addirittura costrette ad interrompere la produzione di alcuni modelli, con la situazione che poi peggiorò ulteriormente a causa della guerra tra Russia ed Ucraina. Secondo un dirigente della casa dei quattro anelli, la situazione attuale rischia di proseguire ancora per molti anni, con un impatto notevole sui tempi di costruzione e sulle consegne.
In questi ultimi tempi, sono stati organizzati nuovi piani di produzione in Germania, nel tentativo di appiattire la crisi e di accelerare la produzione stessa. Tuttavia, ai microfoni di “Augsburger Allgemeine“, la responsabile degli acquisti di Audi, Renate Vachenauer, ha parlato con toni molto preoccupati: “Ci vorranno tanti anni, si tratta di miliardi di dollari che sono stati investiti“.
Secondo quanto riportato dalla Reuters, la Germania si sta attivando per contattare e “sedurre” vari produttori di microchip, promettendo somme eccezionali di denaro in sovvenzioni, ed ha attirato l’interesse di veri e propri colossi di questo settore, come la Intel e TSMC, le quali hanno già fatto chiarezza. Entrambe, infatti, sono molto interessate, ed hanno fatto sapere che costruiranno una nuova gigafactory in terra tedesca, ma è chiaro che una crisi di questo tipo non può essere risolta dall’oggi al domani, ed il tempo sarà una chiave.
La Vachenauer, che abbiamo citato in precedenza, ha dato anche qualche consiglio, chiedendo ai produttori di auto di ridurre le diverse tipologie di microchip, visto che oggi ce ne sono di circa 8.000 tipi nel mercato. A questo punto, occorre augurarsi che tutto ciò possa sistemarsi nel più breve tempo possibile, dal momento che altri ritardi ed ulteriori rincari potrebbero portare al collasso un settore già in crisi come quello delle quattro ruote.