Audi dice addio ad un pezzo di storia, si ferma tutto: è un duro colpo per il marchio e per tutto l’automotive europeo.
L’industria delle automobili europea sta vivendo un momento di grande difficoltà sul mercato. La transizione elettrica si sta rivelando più complicata del previsto: la domanda per questo tipo di modelli fatica a decollare nonostante i tanti investimenti da parte delle aziende, che si trovano dunque a dover far fronte a costi sempre più elevati a fronte di ricavi che, almeno su questo fronte, continuano in linea di massima a rimanere al di sotto delle aspettative anche a causa dei conseguenti prezzi di listino più elevati. Le aziende, dunque, si trovano a dover prendere decisioni difficili per bilanciare la situazione ed evitare conseguenze ancora peggiori.
Anche un colosso come Audi, che pure è forte di un blasone con pochi eguali nell’industria dei motori e di una qualità e affidabilità rinomate ormai da decenni, si è trovata negli scorsi mesi a dover prendere una decisione difficile. Una decisione che, purtroppo, è stata con dolore confermata nelle ultime ore.
Le difficoltà generali sul mercato dei modelli elettrici ha portato Audi a dover chiudere i battenti di uno dei suoi storici stabilimenti, quello di Bruxelles. La notizia era nell’aria già da un po’, ma l’azienda aveva provato a trovare ogni strada alternativa per non dover prendere questa decisione, inclusa quella di cercare potenziali nuovi acquirenti che potessero garantire di mantenere operativa la fabbrica. Anche le ultime trattative, però, sono scemate, come si legge sul portale motor1. Come confermato dal portavoce di Audi Peter D’hoore, lo stabilimento in Belgio chiuderà il prossimo 28 febbraio 2025.
Tra pochi mesi, insomma, l’Audi Q8 e-tron terminerà la sua produzione. Il responsabile della produzione Audi, Gerd Walker, parlando alla Reuters, ha definito la decisione “dolorosa, la più difficile che abbia mai dovuto prendere” ha detto. Adesso l’attenzione è tutta sui 3.000 dipendenti di Audi Brussels che si troveranno senza lavoro tra qualche mese. Il produttore tedesco, si legge, sta per presentare le proposte di indennità di licenziamento e i bonus volontari. Se anche uno dei marchi più amati del continente e di maggior successo sul mercato, come Audi, è costretta a simili decisioni sofferte, non è certo un bel segnale per l’automotive europeo, che continua a vivere una crisi dal quale sembra davvero difficile uscire.