Attenzione a bici e monopattini in sharing: la truffa sta colpendo tutti, così ti fregano in 2 minuti

Le strade delle nostre città sono invase da bici e monopattini in sharing. Ma la truffa è sempre dietro l’angolo.

Inutile negare che lo sharing di biciclette e monopattini ha portato nelle nostre città un nuovo senso di libertà. Liberi di muoversi, liberi di ridurre l’impatto del traffico e spesso di arrivare prima. Ma dietro questo successo si nasconde un problema serio: le truffe per ottenere corse gratis stanno mettendo in ginocchio le aziende.

Allarme truffe
Truffa in agguato – allaguida.it

L’idea del Comune di Roma era semplice e intelligente. Basta l’abbonamento annuale Metrebusper ottenere tre corse gratis al giorno su biciclette e monopattini in sharing. È una buona idea per invitare i romani a lasciare a casa la mattina, e muoversi in modo più intelligente. Purtroppo anche le idee migliori possono essere rovinati dai furbetti, in questo caso del monopattino.

I trucchi si sono diffusi velocemente

Quella delle truffe si è rivelata una vera e propria epidemia, che colpisce in modo massiccio: su dieci richieste di corse gratis, tre si sono rivelate tentativi di truffa. I furbetti hanno trovato mille modi per aggirare i controlli: alcuni usano l’abbonamento dei genitori, altri sono arrivati al punto di modificare le date di nascita sui documenti.

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Monopattini, truffa in agguato – allaguida.it

Il trucco più diffuso è quello del doppio account. Ecco come funziona: con qualche trucchetto, si creano due profili sullo stesso telefono e si può immediatamente passare da tre a sei corse gratis al giorno. In pratica si va in giro tutto il giorno senza pagare un euro. Le aziende di sharing sono corse ai ripari  assumendo personale. Giorgio Cappiello di Bird lo racconta sconsolato: “Ogni giorno scopriamo nuovi modi per fregarci”.

Le società di sharing sono stremate non hanno più nemmeno la capacità di denunciare, perché i casi sono troppi. L’unica cosa che possono fare è bloccare gli account sospetti. Un servizio nato per essere gratuito sta diventando un peso insostenibile.

Il Comune sta pensando a nuove regole come limiti di tempo e di chilometri per ogni corsa e non solo. Sono precisti anche controlli più severi sui documenti. Ma più le aziende investono in sistemi anti-truffa sempre più sofisticati, più i piccoli truffatori si attrezzano. È una corsa contro il tempo per salvare il servizio.

La tecnologia può essere usata nel modo sbagliato, ormai è evidente. È una specie di piccola forma di hacking, che danneggia tutti. Una lezione dura, da mandare a memoria per il futuro e non solo nel campo dello sharing.

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