Aston Martin DBX diverrà realtà. Dopo l’apparizione al salone di Ginevra 2015 sottoforma di concept car, il crossover del marchio inglese è destinato a tramutarsi in oggetto per facoltosi amanti del suv in ogni declinazione.
Certo avrà caratteristiche prevedibilmente diverse dalla show-car, a cominciare dalla carrozzeria, che è lecito attendersi in versione quattro porte, per inserirsi nella partita tra prodotti di altissima gamma e forme a metà tra suv e coupé.
Un rendering di Theophilus Chin regala un’interpretazione di come potrebbe trasformarsi, Aston Martin DBX. Si normalizzerà, anzitutto, abbandonando soluzioni avveniristiche e buone per un salone, non certo per la realizzazione in serie. Ma quale meccanica nasconderà sotto la carrozzeria? A sentire Andy Palmer, CEO di Aston Martin, manterrà le prerogative che un prodotto della casa di Gaydon deve conservare, a cominciare dal piglio spiccatamente sportivo, nonostante la veste da crossover.
Di sicuro arriveranno da casa Mercedes i motori, non solo per DBX ma anche per altri prodotti Aston Martin, quelli più strettamente vicini al dna del marchio, quindi le granturismo.
Osservando il rendering si scopre un prodotto fortemente differenziato dalle proposte classiche di suv di alta gamma. I tratti della granturismo si riescono a intravedere chiaramente, a partire dal lungo cofano motore e la linea del tetto appena accennata.
Per realizzarla si faranno investimenti per 270 milioni di euro, tanti ne serviranno per entrare nella partita e giocare la partita contro Bentley e Rolls Royce anzitutto. Perché Maserati Levante sembra potersi inserire in un segmento leggermente differente, sia per prezzo che per tipologia di prodotto, più spiccatamente in ottica suv che non granturismo.