Avere una Ferrari non è certamente da tutti, solo un fortunato riuscirà ad accapparrarsi il modello che è ora disponibile all’asta. Sicuramente per averlo servirà un grande sforzo.
In un’asta finiscono sempre momenti da sogno, a volte addirittura risalenti a diversi anni prims o che catturano l’interesse degli appassionati per il modo in cui sono stati conservati o perché di proprietà di un personaggio noto. Basti pensare ad esempio alle monoposto di Formula Uno, che vedono accrescere il loro valore man mano che il tempo passa, soprattutto se sono state protagoniste di risultati importanti in pista.
Entrarne in possesso non è ovviamente possibile per tutti, anzi spesso si possono contare sulle dita di una mano il numero di persone che possono permetterselo. Del resto, quando vengono organizzate iniziative simili il prezzo tende a lievitare nell’arco di pochi minuti, costringendo chi aveva tentato la fortuna a desistere quasi subito rendendosi conto di non avere le possibilità per portare a termine l’acquisto. Ed è quello che con ogni probabilità accadrà con una Ferrari amatissima.
Una Ferrari disponibile a prezzi folli
Il marchio Ferrari è certamente uno dei più ambiti, non solo per la sua lunga esperienza in Formula Uno, ma anche per le tante supercar che è riuscita nel corso degli anni a mettere sul mercato. Certamente nella maggior parte dei casi ci si trova costretti a guardarle solo da lontano, ben sapendo come i prezzi siano inaccessibili per le tasche di tante persone.
Non va certamente meglio quando una vettura del marchio viene messa all’asta. Ben presto il costo di base non è già di per sé basso, ma è destinato spesso a lievitare nell’arco di pochi minuti. Con ogni probabilità è quello che accadrà anche alla Ferrari 512 BB del 1977, uno dei 929 esemplari a carburatore prodotti tra il 1976 e il 1981.
Questa vettura è stata acquistata dal concessionario venditore nel 2023 ed è ora offerta a New York con registri di tagliando, un kit di attrezzi, una luce da lavoro. e registrazione nel Vermont. Questa è considerata la “Brigitte Bardot” delle vetture sportive, giocando anche sulla doppia B presente nel nome, che potrebbe non essere casuale.
Il modello Berlinetta Boxer è stato disegnato da Leonardo Fioravanti di Pininfarina ed è stato presentato per la prima volta al Salone dell’Auto di Torino nel 1971. È possibile notare una sezione della cabina rivestita in acciaio abbinata a un telaio tubolare, l’alluminio è invece incorporato per le coperture anteriori e posteriori e per i pannelli delle porte, mentre i pannelli inferiori sono in fibra di vetro.
L’attenzione ai dettagli
Pur trattandosi di un modello che risale a più di mezzo secolo fa, anche in questo caso, come da tradizione Ferrari, si è cercato di non trascurare alcun dettaglio, consapevoli di come la qualità sia fondamentale per chi punta su una vettura del marchio. Impossibile non notare le finiture in rosso, che fanno risaltare ancora di più pannelli inferiori della carrozzeria neri. Non mancano nemmeno fari a scomparsa, spoiler anteriore, uscite di scarico quadruple e uno spoiler posteriore nero a montaggio alto e rivestimento del cofano motore.
Da sottolineare la presenza degli pneumatici Michelin XWX 215/70 anteriori e 225/70 posteriori, caratterizzati da cerchi Cromodora da 15″ con bloccaggio centrale, risalenti al 2014. Gli ammortizzatori Koni sono invece stati ricostruiti nel 2017 e nel 2020 sono stati installati tubi freno sostitutivi insieme a pinze freno revisionate.
Altre modifiche, durate ben due anni, hanno riguardato poi l’abitacolo e sono arrivate a compimento nel 2018. Qui troviamo sedili in stile Daytonarivestiti in pelle nera che si estendono alla console centrale e al cruscotto. Tra gli elementi interessanti ci sono anche ambio dogleg con cancello, aria condizionata, stereo Blaupunkt AM/FM e alzacristalli elettrici. Per quanto riguarda il motore, questo è un F102B flat-12 da 4,9 litri, caratterizzato da una struttura in alluminio, doppi alberi a camme in testa per bancata, con una potenza nominale di 340 cavalli.