Nel mondo delle assicurazioni auto c’è una domanda che tormenta gli italiani: può essere trasferita su una macchina nuova? Ecco le risposte
Una domanda che molti italiani si fanno, quando c’è di mezzo l‘assicurazione auto, è legata alla sua durata ma anche alla possibilità di spostarla. Perché effettivamente il trasferimento di una RC Auto è permesso dalla legge, anche se ci sono paletti precisi da rispettare.
La prima discriminante è rappresentata dal contratto, perché non tutte le compagnie prevedono un passaggio di questo tipo. Quindi il consiglio generale quando si stipula una RC Auto, per un veicolo nuovo o già in possesso ma con una compagnia diversa, è verificare tutto. Più informazioni abbiamo e più sarà facile decidere su chi appoggiarsi.
Detto questo, vediamo in dettaglio come è possibile fare per non perdere nulla. Il trasferimento dell’assicurazione in pratica permette di mantenere attiva la stessa polizza, semplicemente passandola su un nuovo veicolo.
Cominciamo a vedere insieme quali sono i criteri da rispettare. Intanto il veicolo sul quale spostiamo la polizza effettuare deve essere immatricolato presso il PRA (Pubblico registro automobilistico).
Non è necessario che sia una macchina nuova, l’importante è che sia stata immatricolata con i dati dell’assicurato. Quindi il mezzo sul quale vogliamo spostare la polizza deve essere intestato allo stesso proprietario del veicolo precedente. Ma è consentito anche al coniuge, se in comunione dei beni, al convivente di fatto o agli eredi.
Altra condizione essenziale: il trasferimento può avvenire solo tra veicoli appartenenti alla stessa tipologia. Quindi la polizza di un’automobile non può essere scambiata con quella di una moto oppure il contrario. Se tutti questi paletti sono rispettati, la vecchia polizza non decade. Semplicemente è aggiornata con i dati del nuovo veicolo e andrà avanti fino alla scadenza stabilita dal contratto.
Assicurazione auto, i casi in cui è possibile trasferirla: solo così siamo in regola
Di cosa abbiamo bisogno per effettuare il passaggio? Verificate questa condizioni, chi fa la richiesta deve presentare obbligatoriamente un atto di vendita, o in alternativa il certificato di demolizione o rottamazione per dimostrare che il vecchio mezzo non più suo.
Inoltre le compagnia assicuratrici chiedono il certificato o il contrassegno dell’assicurazione precedente, la carta verde, oltre al libretto del veicolo sul quale trasferire la polizza. Quando hanno in mano tutto questo, il nuovo proprietario potrà godere della copertura con le stesse condizioni del veicolo precedente.
Trasferire la polizza è soprattutto conveniente nel caso dell’acquisto di un nuovo veicolo, sempre che il cliente non voglia cambiare compagnia. Il consiglio è quello di contattare subito la compagnia per confermare l’intenzione di fare il passaggio.
Quindi l’assicuratore farà un nuovo preventivo e se le condizioni stanno bene a tutti procederà con le pratiche per il passaggio della polizza da un mezzo all’altro. Sarà completo però solo quando il proprietario comunicherà la targa e invierà il nuovo libretto di circolazione.
Ma cosa succedere se la vecchia auto è messa in conto vendita? Sarà possibile guidare la vecchia auto per andare a ritirare dal concessionario quella nuova, sulla quale è già attiva l’assicurazione? La risposta è una sola: basta comunicare alla compagnia assicuratrice l’orario in cui abbiamo preso appuntamento presso il concessionario per lasciare la macchina vecchia e ritirare la nuova. Così farà partire il contratto sul nuovo mezzo da quel momento esatto e la vecchia auto fino ad allora sarà coperta.
Il contratto i rimarrà valido fino alla sua naturale scadenza e a quel punto sarà il cliente a decidere se vuole continuare con la stessa compagnia oppure cambiare, come prevede la legge.
Non solo trasferimento, da tre anni gli italiani hanno una possibilità in più: è tutto legale
In realtà però per gli automobilisti italiani c’è un’altra possibilità che non tutti conoscono ed è legata alla possibilità con condividere la polizza con la cosiddetta l’assicurazione familiare. Una norma introdotta dalla Legge Bersani nel 2007 e amplificata nel 2020 quando è entrata in vigore la RC auto familiare.
Cosa significa in concreto? Allarga l’obbligo per le compagnie assicurative di attribuire la classe di merito più favorevole ai componenti dello stesso nucleo familiare. In pratica tutti potranno avere la classe che risulta dall’ultimo attestato di rischio.
Quali sono le novità? Adesso è possibile richiedere il beneficio anche per il rinnovo delle polizze di mezzi già utilizzati in famiglia e non solo per quelli nuovi. In più consente di estendere il contratto di assicurazione con classe di merito più favorevole anche ad un’altra tipologia di veicolo, come uno scooter. Una richiesta che però deve essere fatta espressamente, non scatta in automatico.
Nel caso di un sinistro causato con veicolo assicurato da RC Auto familiare e colpa accertata, salirà la classe di merito dell’assicurazione ma solo dell’auto coinvolta nell’incidente, non di tutte quelle auto del nucleo familiare.
Per usufruire di queste agevolazioni cosa bisogna fare? Intanto la polizza assicurativa da cui si eredita la classe di merito deve essere attiva, non scaduta o sospesa anche temporaneamente sospesa. In più il proprietario del veicolo deve essere una persona fisica, quindi non un’azienda o una persona giuridica. Infine il proprietario del veicolo da assicurare e quello già assicurato devono coincidere, o comunque il veicolo deve essere intestato a persone presenti nello stesso Stato di Famiglia.