L’anno termina con una notizia positiva per gli automobilisti e riguarda un bonus che si può ottenere senza necessità di acquistare un nuovo veicoli: i dettagli.
Per tutti coloro che sono in possesso di un’auto oppure di una moto è possibile accedere a un contributo statale a parziale contributo della spesa sostenuta. Ovvero un bonus che consente di alleggerire un esborso obbligatorio, il quale riguarda la revisione dei veicoli, effettuata nel corso dell’anno oppure in quello precedente. Si tratta del Bonus veicoli sicuri, per il 2023. È possibile richiederlo soltanto una volta e riguarda il lasso di tempo 2021-23.
La misura è stata adottata dopo l’aumento stabilito a partire dall’1 novembre del 2021 sulla tariffa per la revisione obbligatoria dei veicoli a motore e rimorchi. Questo vantaggio economico spetta ai proprietari di veicoli a motori. I quali dalla data indicata e per il successivo triennio hanno sottoposto la vettura alla revisione obbligatoria. Bisogna affrettarsi per la richiesta, poiché il rimborso sarà erogato fino ad esaurimento delle risorse. Queste sono pari a 4 milioni di euro per ciascuno dei tre anni.
Il contributo ammonta a 9,95 euro per la revisione auto obbligatoria, la quale costa 54,95 euro. Se viene effettuata in un centro privato, bisogna aggiungere l’IVA al 22% e la tariffa di 10,20 euro prevista dalla motorizzazione oltre all’1,78 euro delle spese postali. Per un totale di 79,02 euro. Il bonus è già attivo e infatti si poteva richiedere dal 3 aprile del 2023 ed è possibile ancora farne uso, poiché le richieste saranno considerate fino al 31 dicembre dello stesso anno.
Per ottenere il rimborso sulla revisione bisogna registrarsi alla piattaforma del Ministero dei Trasporti, tramite lo SPID di secondo livello, il CNS o il CIE. Poi servirà indicare il numero di targa del veicolo. Inoltre la data della revisione, il codice IBAN per l’accredito e nome e cognome dell’intestatario oppure co-intestatario del conto, più l’e-mail del contatto.
Se il veicolo risulta co-intestato, il rimborso sarà sollecitato dal primo co-intestatario sulla carta di circolazione. Qualora si incorresse in qualche errore, sarà possibile eliminare la richiesta entro 3 giorni dalla sua effettuazione e poi ripropone una con i dati corretti. Il rimborso sarà accreditato non appena verificati i dati trascritti dall’utente. Sarà comunque possibile consultare lo stato di avanzamento della pratica tramite la piattaforma utilizzata per richiedere il rimborso, usando il codice fornito al momento della domanda.