L’aria condizionata, che si detenga una vettura tradizionale o elettrica, è di fondamentale importanza. Proprio per questo è bene effettuare una ricarica del climatizzatore. Come capire se e quando è necessario? Due i campanelli d’allarme che ce l ofanno intendere:

aria condizionata multa
Climatizzatore auto, multa salata se non lo usi correttamente (allaguida.it)
  • l’aria interna all’abitacolo fatica a raggiungere la temperatura impostata;
  • i tempi di raffreddamento dell’abitacolo si fanno sempre più lunghi.

Se mancano perdite da parte dell’impianto, comunque, il problema è evidentemente la mancanza di gas. E i costi per la ricarica? Possono andare dagli 80 ai 100 euro circa. Potrebbero esserci anche delle spese aggiuntive legate alla manutenzione dell’impianto quali:

  • filtro abitacolo intasato, circa 30 euro;
  • compressore guasto, che può andare dai 350 ai 600 euro;
  • perdite nel circuito. In questo caso, il costo deve essere misurato sulla base dell’entità del danno sul quale intervenire. Non ha quindi un costo medio.

Per quanto riguarda le multe, ci sono e bisogna fare molta attenzione a non prenderne neanche una. Il rischio di contravvenzione si attiva nel caso in cui un automobilista decida di fermarsi con la propria vettura e con l’aria condizionata accesa. Un comportamento, questo, estremamente vietato dal Codice della Strada.

E quindi conseguentemente sanzionato. Per tenere il climatizzatore attivo bisogna che l’automobile resti accesa, consumando così carburante nel mentre. A dirlo è il comma 7-bis dell’articolo 157 del Codice della Strada. Questo recita che “è fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo”.

La multa può variare da 223 a 444 euro, che non è esattamente poco. Insomma, in caso di sosta evitate di stare in auto con l’aria condizionata accesa. Anche perché, come evidenziato dalla legge italiana, le conseguenze sono veramente salatissime.