L’aria condizionata, soprattutto in questo determinato periodo dell’anno, è fondamentale. Ma se lo fate rischiate una multa, attenzione.
Ormai possiamo dirlo tranquillamente, l’estate è davvero ad un passo. Il caldo è già arrivato tanto in Italia quanto nel resto dell’Europa. Ciò però non sta minimamente a significare che non si possa più utilizzare la propria automobile di fiducia. L’aria condizionata, all’interno dell’abitacolo, diventa così una preziosa e fidata amica nei momenti di maggiore afa.
Attenzione però al modo in cui utilizzate l’aria condizionata. Come praticamente ogni componente legato all’utilizzo di un’autovettura infatti è regolamentata in maniera chiara, stringente e legislativa.
Si rischia una multa nei casi in cui non la usiamo nel modo più corretto possibile. In questo articolo, oltre ad andare affrontare in maniera più dettagliata l’argomento aria condizionata, andremo a scoprire come evitare di prendersi un verbale decisamente evitabile.
Aria condizionata, gli errori da non commettere: ecco quali
Ci sono errori da non commettere mai e poi mai, secondo gli esperti, per quanto riguarda l’utilizzo dell’aria condizionata in auto. Innanzitutto, l’impianto non deve mai raggiungere l’apice (16-17 gradi) a livello di temperature. Quando si entra in una vettura, che in estate è probabilmente rimasta surriscaldata dal sole, tale mezzo sarà rimasto con i finestrini chiusi e con la stessa pesantissima aria per chissà quanto tempo. Meglio quindi aprire portiere e finestrini un minuto prima di accendere motore e condizionatore.
Sotto al sole la temperatura dell’aria all’interno dell’auto può superare i 60 gradi. tentare di abbassarla con il climatizzatore richiede tempo e soprattutto può danneggiare l’impianto. Il secondo errore è quello di mantenere inserita la funzione del ricircolo. Questo deve essere limitato a poche situazioni di effettivo fastidio e rischio; pensiamo al forte inquinamento. Un’altra idea molto popolare ed altrettanto sbagliata è che il climatizzatore non vada acceso, se la temperatura non è elevata.
Di mattina l’umidità può essere davvero molto alta e l’accensione elimina velocemente il rischio di appannamento dei vetri, migliorando così la situazione dell’abitacolo. Altro errore da elencare è quello riguardante le bocchette che distribuiscono l’aria fresca. Spesso sono puntate verso una direzione sbagliata, oppure vengono chiuse perché la corrente che esce è gelata.
E’ importante che siano tutte aperte e orientate verso la zona alta degli interni auto. Il problema della corrente d’aria si risolve regolando la temperatura, che non dvee mai essere eccessivamente bassa. Infine arriviamo alla manutenzione, che è tropp ospesso ignorata. per gli esperti, il filtro dell’impianto va sostituito ogni 15-20mila chilometri. Dipende anche dalle strade che vengon percorse, ma tant’è.
Climatizzatore auto, qui manutenzione: cosa c’è da sapere
Per non far deteriorare il corretto funzionamento del climatizzatore dell’auto è necessario provvedere a eseguire dei validi interventi di manutenzione. Non va sottovalutata l’importanza di questo genere di operazioni, anche perché se non eseguite possono comportare la fuoriuscita di cattivi odori e compromettere così l’efficienza dell’impianto stesso. Per mantenere un impianto di climatizzazione dell’auto efficiente, è necessario pulirlo con estrema regolarità. Nelle prese d’aria poste nelle vetture ì possono infatti accumularsi polvere, funghi e batteri che danneggiano il climatizzatore e possono essere molto dannosi anche per la salute di chi risiede in macchina.
Per iniziare la pulizia ci si può affidare all’utilizzo dei prodotti per eliminare la polvere, per passare poi a quelli che uccidono batteri e funghi; sono in grado anche di impedire e contrastare la ricomparsa degli stessi. E’ poi molto importante prestare attenzione al cambio dei filtri. Di solito andrebbero sostituiti ogni 15-20mila chilometri. Tuttavia, se l’aria condiizoanta viene utilizzata spesso, i filtri dovrebbero essere cambiati ancora prima. Si tratta perciò di un valore estremamente indicativo e da non prendere alla lettera. E’ molto importante tenere in funzione l’impianto di aria condizionata tutto l’anno, in modo così da assicurare una corretta lubrificazione del compressore e delle guarnizioni, impedendo così la perdita del liquido refrigerante.
Nel caso di automobili dotate di motori elettrici, un buon funzionamento del climatizzatore è ancora più importante. L’aria condizionata regola la temperatura di componenti fondamentali per l’avvio dell’auto. La pulizia del filtro è un’operazione fondamentale per il funzionamento stesso della vettura.
Il filtro, in linea generica, si trova in una posizione facilmente localizzabile. Per provvedere alla sua pulizia può essere sufficiente l’utilizzo di un’aspirapolvere. Può anche essere lavato con acqua, anche se deve asciugare completamente prima di poterlo rimontare. Il corretto funzionamento del climatizzatore in un’auto elettrica è importante, anche perché qualche deterioramento potrebbe gravare anche sull’autonomia del mezzo. Meglio quindi usare l’aria condizionata a massimo 22 gradi, evitando un eccessivo e temibile consumo di batteria.
Ricarica aria condizionata e multe: tutto quello che non devi ignorare a riguardo
L’aria condizionata, che si detenga una vettura tradizionale o elettrica, è di fondamentale importanza. Proprio per questo è bene effettuare una ricarica del climatizzatore. Come capire se e quando è necessario? Due i campanelli d’allarme che ce l ofanno intendere:
- l’aria interna all’abitacolo fatica a raggiungere la temperatura impostata;
- i tempi di raffreddamento dell’abitacolo si fanno sempre più lunghi.
Se mancano perdite da parte dell’impianto, comunque, il problema è evidentemente la mancanza di gas. E i costi per la ricarica? Possono andare dagli 80 ai 100 euro circa. Potrebbero esserci anche delle spese aggiuntive legate alla manutenzione dell’impianto quali:
- filtro abitacolo intasato, circa 30 euro;
- compressore guasto, che può andare dai 350 ai 600 euro;
- perdite nel circuito. In questo caso, il costo deve essere misurato sulla base dell’entità del danno sul quale intervenire. Non ha quindi un costo medio.
Per quanto riguarda le multe, ci sono e bisogna fare molta attenzione a non prenderne neanche una. Il rischio di contravvenzione si attiva nel caso in cui un automobilista decida di fermarsi con la propria vettura e con l’aria condizionata accesa. Un comportamento, questo, estremamente vietato dal Codice della Strada.
E quindi conseguentemente sanzionato. Per tenere il climatizzatore attivo bisogna che l’automobile resti accesa, consumando così carburante nel mentre. A dirlo è il comma 7-bis dell’articolo 157 del Codice della Strada. Questo recita che “è fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo”.
La multa può variare da 223 a 444 euro, che non è esattamente poco. Insomma, in caso di sosta evitate di stare in auto con l’aria condizionata accesa. Anche perché, come evidenziato dalla legge italiana, le conseguenze sono veramente salatissime.